Dopo il terribile incidente delle scorse ore, con il serio trauma cranico riportato, il sub catanese ricoverato all’ospedale San Marco si trova ancora in condizioni disperate. L’uomo, 60 anni, stando a quanto appreso, si trova ancora nel reparto di Rianimazione del Policlinico, vittima di gravi lesioni a livello cerebrale. Durante una battuta di pesca subacquea, secondo quanto ricostruito, un arpione partito da una fiocina, nel corso dell’immersione nell’area dell’Oasi del Simeto, gli ha trafitto il cranio.
L’operazione immediata e l’apertura delle indagini
Immediatamente soccorso dal compagno di caccia, l’uomo è stato trasportato celermente in ospedale per essere sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico. Nel frattempo, gli inquirenti hanno subito fatto partite le indagini per ricostruire l’accaduto e risalire all’esatta dinamica di quanto successo.
La figlia sui social: “Mio papà è grave ma è ancora qui con noi!”
L’uomo, però, continua a lottare, come confermato anche dalla figlia attraverso un post pubblicato sui propri canali social: “Mio papà non è morto, purtroppo è grave, ma grazie a Dio non è morto!”. La sensazione è che, in bilico tra la vita e la morte, le prossime ore potrebbero rivelerarsi decisive per conoscere le sorti del povero sub.
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