Tutti gli elementi di novità all'interno del report di Cittadinanzattiva
Secondo un report di Cittadinanzattiva la città di Catania si conferma la più costosa d’Italia in merito alla tassa sui rifiuti con una tariffa di 594 euro annui, mentre Enna risulta il capoluogo più economico con una spesa media di 266 euro. Ulteriore incremento è stato registrato anche a Caltanissetta, dove la tariffa è salita del 24,1%. Tale analisi è basata sulle tariffe applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani e prende in considerazione una famiglia tipo composta da tre persone che risiedono in un’abitazione di proprietà di 100 metri quadrati.
Sicilia indietro sulla differenziata a livello nazionale
Nonostante i dati del 2022 a livello nazionale riportino dei passi in avanti in merito alla raccolta differenziata con il superamento del 65%, la Sicilia rimane indietro con una percentuale media del 51,5%. Sotto questo aspetto Ragusa risulta essere la città più virtuosa con il 70,6% di raccolta differenziata. Ultime posizioni per il capoluogo Palermo con appena il 15,2%.
A Catania la tassa più cara sui rifiuti
Anche per quest’anno la città di Catania si conferma ancora una volta la più cara per quanto riguarda il settore dei rifiuti. Una tariffa identica a quella dell’anno precedente che è esattamente l’opposto di Trento che si conferma il capoluogo più economico a livello nazionale con una spesa di 183 euro. Nel report sono stati presi in considerazione 110 capoluoghi e tra questi sono ben 84 quelli che nel corso del 2024 hanno fatto registrare un aumento delle tariffe sui rifiuti.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
