Catania, Vigili del Fuoco etnei senza personale - QdS

Catania, Vigili del Fuoco etnei senza personale

Melania Tanteri

Catania, Vigili del Fuoco etnei senza personale

venerdì 14 Agosto 2020

Barbagallo (Usb): “Risorse insufficienti. In caso di necessità occorrerebbe chiamare i colleghi di Palermo”

CATANIA – Un territorio fragile, una stagione insidiosa, ma dotazione organica e strutture ancora insufficienti. I vigili del fuoco etnei, che da anni chiedono attenzione per quanto riguarda la dotazione dei mezzi e l’aumento delle unità, continuano a lamentare la persistenza di alcune problematiche che, ogni anno, rendono difficile operare a garanzia della sicurezza collettiva.

Quest’anno la situazione è peggiore di quella registrata negli anni precedenti – afferma Carmelo Barbagallo, esponente regionale dell’Usb -. Le convenzioni boschive, per esempio, sono state attivate solo ad agosto, sia quella con il corpo Forestale, che prevede 10 squadre aggiuntive per tutta la Sicilia, che per quella attivata della Città metropolitana di Catania per la salvaguardia dell’Oasi del Simeto”. Secondo l’esponente sindacale, infatti, negli altri anni le squadre messe a disposizione per l’intero territorio siciliano erano 14 e i mesi di convenzione quasi 2 e mezzo. Non solo: “Dal 17 agosto dovrebbe partire la convenzione per la tutela delle Autostrade Siciliane – prosegue Barbagallo – che prevede due squadre su Palermo, 4 su Messina e una su Catania per presidiare e controllare le gallerie in caso di eventuali incidenti oppure di incendi. Ma l’organico previsto è lo stesso – tuona il sindacalista – che lavorerà in regime di straordinario”.

Insomma, la situazione relativa al personale, che secondo Barbagallo mancherebbe di almeno 100 unità su Catania, non è stata assolutamente risolta. “Le unità, esigue, sono costrette a fare un grosso sacrificio, e spesso arrivano allo stremo – aggiunge. Sovente si è costretti a decidere chi salvare e chi deve aspettare. Una situazione paradossale se a rischiare sono i soccorritori in prima persona”.

Al contrario, le cose sembrerebbero leggermente migliorate per quanto riguarda i mezzi in dotazione ai vigili del fuoco. “Qualcuno è arrivato anche se al momento è fermo” – continua Barbagallo. In ogni caso, restano i problemi legato all’assenza di personale adeguato alle necessità. A Catania mancano circa 120 persone e in Sicilia circa 300 unità. Questa organizzazione sindacale, da anni cerca di sensibilizzare la politica siciliana ed il dipartimento dei vigili del fuoco, a portare in Sicilia le unità che mancano”. Non va meglio per quel che riguarda le sedi dei distaccamenti, alcuni fatiscenti come la Sud che opera sulla zona meridionale della città etnea e, da anni, presenta gravissime carenze. Altre nuove, eppure chiuse. “Come quella di Palagonia che è pronta ma non ha ancora aperto proprio per mancanza del personale – tuona Barbagallo che sottolinea un altro aspetto importante su cui il sindacato di cui fa parte sta insistendo ormai da tempo: l’aumento dell’organico relativo al nucleo sommozzatori.

“Al momento, a Catania, le risorse sono insufficienti – dice ancora – In caso di necessità, occorrerebbe chiamare i colleghi di Palermo o di Reggio Calabria. In estate gli incidenti sono all’ordine del giorno – conclude – ed aumentare l’organico per i sommozzatori sarebbe una garanzia di sicurezza per l’intera popolazione”.

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