Centro regionale Trapianti, parte nuovo modello organizzativo - QdS

Centro regionale Trapianti, parte nuovo modello organizzativo

Raffaella Pessina

Centro regionale Trapianti, parte nuovo modello organizzativo

giovedì 13 Febbraio 2020

L’assessore alla Salute ha presentato le due aree: quella di governance e quella operativa. L’obiettivo è migliorare il coordinamento dei processi di donazione e trapianto

PALERMO – L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha presentato stamattina, nella sede dell’assessorato, a Palermo, il nuovo modello organizzativo del Centro Regionale Trapianti.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo, il nuovo coordinatore del Crt Giorgio Battaglia e la responsabile dell’area coordinamento del processo di donazione e trapianto del Centro regionale trapianti Bruna Piazza. Il nuovo modello prevede due aree: l’area di coordinamento e governance a cui saranno affidati compiti relativi ai rapporti istituzionali, sia regionali che nazionali, oltre ai compiti di programmazione, formazione del personale, incremento della donazione degli organi e di gestione del sistema informativo e del registro regionale dei pazienti sottoposti a dialisi. L’altra area è prettamente operativa e si tratta di una unità complessa dell’Arnas Civico – Di Cristina – Benfratelli, che si occuperà di raccogliere e gestire le segnalazioni dei potenziali donatori degli ospedali della rete regionale, coordinandone il trasporto con una apposita équipe di prelievo. L’unità dovrà gestire la lista dei pazienti in attesa di trapianto.
In Sicilia si sono registrati tra gennaio e febbraio di quest’anno 27 trapianti, nel 2019 complessivamente sono stati 177, di questi 132 all’Ismett, 36 all’ospedale Civico di Palermo e 9 al Policlinico di Catania. Le donazioni nel 2020 sono state fino ad oggi 12, 44 nel 2019 e 47 nel 2018. I dati aggiornati si evincono dal sito internet del Centro regionale trapianti Sicilia. La Sicilia è tra le regioni italiane agli ultimi posti per donazioni. “I numeri di gennaio, seppur parziali, ci fanno ben sperare, è cresciuto il numero dei donatori e soprattutto è diminuito il numero delle opposizioni alle donazioni – ha spiegato l’assessore Razza – Senza donatori non ci possono essere né organi né trapianti per salvare le vite e in questo caso la consapevolezza sociale del fenomeno e la capacità di saper comunicare sono fondamentali”.
Il nuovo coordinatore del centro regionale Giovanni Giorgio Battaglia ha detto di voler affrontare il delicato tema del personale precario. “Verificherò gli atti – ha detto – per portare avanti un percorso che possa dare ai lavoratori stabilità e serenità”.
“La donazione d’organi – ha detto Bruna Piazza, responsabile del coordinamento operativo Crt – è il presupposto imprescindibile perché possa aver luogo il trapianto d’organo, terapia salvavita per i nostri pazienti”.

R.P.

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