La Sinistra riparte da Catania? Le Comunali la riscossa Dem - QdS

Il Centrosinistra in Sicilia in cerca di rinascita, le elezioni di Catania la grande occasione Dem

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Il Centrosinistra in Sicilia in cerca di rinascita, le elezioni di Catania la grande occasione Dem

Salvatore Rocca  |
lunedì 21 Novembre 2022

Il Centrosinistra siciliano deve ripartire parlando ai ceti deboli. Le future elezioni di Catania potrebbero essere una grande opportunità per il rilancio dei Democratici.

“La Sinistra riparta da…”, una frase spesso utilizzata – se non addirittura abusata – nel corso degli ultimi anni per auspicare una riorganizzazione dell’ala progressista della politica italiana.

Il doppio risultato elettorale del 25 settembre ha collocato il Centrosinistra nazionale e regionale a forza di opposizione, lasciando al Centrodestra l’onere – più che l’onore – della governatura in uno dei periodi più complessi dal dopoguerra tra inflazione “galoppante”, costi energetici alle stelle e crisi del lavoro in crescita.

La riorganizzazione del PD

A livello macroscopico il Partito Democratico sta provando a tirare una riga, con la convocazione dell’Assemblea Nazionale di sabato scorso e delle Primarie per il prossimo febbraio per scegliere il successore del segretario dimissionario Enrico Letta (con Stefano Bonaccini ed Elly Schlein in pole position). E in Sicilia?

Al momento i Dem siciliani guardano alle prime difficoltà che la maggioranza regionale sta affrontando all’Ars, con la divisione interna tra Forza Italia segnata dalla guerra tutta azzurra tra l’ex presidente dell’Aula, Gianfranco Miccichè, e il nuovo governatore Renato Schifani.

Ma per ritrovare compattezza (e consensi) non serve esclusivamente attendere gli “scivoloni” altrui. Serve dialogare, costruire alleanze e – condizione ancora più importante – riconquistare la fiducia degli elettori tra le strade e le piazze, partendo dai quartieri popolari per parlare al cuore dei ceti più fragili.

Centrosinistra, la grande occasione catanese

Nell’Isola il prossimo grande appuntamento elettorale è previsto per la primavera del 2023, in coincidenza con le Comunali che si terranno a Catania.

La città etnea è, oggi, il Comune italiano più grande a essere sottoposto a commissariamento, con il commissario straordinario Federico Portoghese che ha raccolto temporaneamente l’eredità del sindaco sospeso e dimissionario Salvo Pogliese e del suo facente funzioni Roberto Bonaccorsi.

Un nuovo campo largo?

E proprio dalle pendici dell’Etna potrebbe germogliare la ripresa del Centrosinistra isolano. Un invito alla formazione di un nuovo campo progressista siciliano è stato lanciato in queste settimane da Matteo Iannitti, dirigente di Arci Catania e già candidato sindaco di Catania nel 2013.

L’idea sembra essere quella di volere assimilare tutte le forze progressiste (compreso il Movimento 5 Stelle che ha rotto in estate con il PD e che si è confermato primo partito in Sicilia e all’ombra dell’elefante) per costruire un’alternativa in una città smembrata sotto il punto di vista economico, urbanistico, ambientale e sociale.

Servirà poi parlare di idee, proposte e progetti. Servirà, inoltre, indicare una figura in grado di far convergere tutte le forze della coalizione e convincere i cittadini.

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