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VIDEO | Un 2025 “al servizio della legge e dei cittadini”: Cga Sicilia inaugura l’anno giudiziario

Redazione
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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il capo dello Stato Sergio Mattarella hanno partecipato questa mattina all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 del Consiglio di giustizia amministrativa (CGA) per la Regione Siciliana nella sede di Villa Belmonte, a Palermo.

Durante l’inaugurazione il presidente del Cga, Ermanno de Francisco, ha esposto la sua relazione sull’attività dell’organo nel corso del 2024. Presenti, tra gli altri, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, insieme alle autorità civili e militari.

Cga Sicilia, l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 a Palermo

La nuova sede del Cga di Villa Belmonte, nel quartiere dell’Acquasanta, è stata inaugurata un anno fa a conclusione dei lavori di riqualificazione, finanziati dalla Regione Siciliana con sei milioni di euro. Gli interventi avevano riguardato il recupero e l’adeguamento dell’intera struttura, incluso il restauro degli affreschi. L’evento rappresenta una novità istituzionale, essendo la prima volta che il CGA Sicilia inaugura l’anno giudiziario.

Il presidente del Cga Sicilia, prima dell’inizio della cerimonia, ha voluto ricordare il dipendente 59enne del Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana morto mercoledì pomeriggio in un incidente d’auto con un minuto di silenzio: “Prima di cominciare la cerimonia e in attesa dell’arrivo del presidente Mattarella vorrei semplicemente e silentemente ricordare Vito Ilarda con alcuni attimi di raccoglimento. L’avevo visto due giorni fa”.

Il resoconto del 2024

Nella relazione per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario del CGA Sicilia, Ermanno De Francisco riassume così l’anno appena trascorso: “Un anomalo aumento del contenzioso nel 2024 rispetto a quello del 2023, che era invece rimasto grosso modo in linea con quello degli anni precedenti. Si è passati dai 1.250 ricorsi pervenuti nel 2023, dato che è coerente con le sopravvenienze dell”ultimo decennio che vanno dalle 996 del 2018 alle 1.344 del 2021, ai 1.496 ricorsi del 2024, con un incremento del 20%”.

“Nonostante ciò, grazie anche alla nostra specialità di sezione peculiare per cui abbiamo, o almeno dovremmo avere, una dotazione organica arricchita da ben 9 componenti di designazione regionale, di cui 4 nella Sezione giurisdizionale, siamo finora riusciti a rispettare i tempi processuali richiesti dalla Cedu, avendo fissato per tutti i ricorsi l’udienza di merito entro un biennio dal deposito. Ed è ciò che stiamo facendo anche nel 2025, fissando entro quest’anno l’udienza di merito per tutti i ricorsi depositati entro il 2023 e proveremo a proseguire analogamente per quelli depositati nel 2024, se ci sarà consentito dall’esplosione del contenzioso in entrata riscontrata in tale anno e dall’incompleta copertura dell’organico per la parte di pertinenza regionale”, prosegue.

Gli appelli e il rapporto con la Regione

Ermanno de Francisco, a nome del CGA Sicilia, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, ha suggerito alla Regione la riduzione del contributo unificato relativo al ricorso straordinario al presidente della Regione Siciliana.

Queste le sue parole: “Nel 2024 la Sezione consultiva e le Sezioni riunite hanno reso, in complesso, 318 pareri redatti, del tutto prevalentemente, dai magistrati della Sezione consultiva. Resta sullo sfondo l’esigenza di rivitalizzare il ricorso straordinario al presidente della Regione Siciliana, per riportarlo a essere quella nobile forma di cosiddetta ‘giustizia dei poveri‘ accessibile da chiunque anche senza difensore e senza costi eccessivi e dissuasivi che sempre aveva contraddistinto fino agli inizi di questo secolo. A tal fine, mi piacerebbe suggerire alla Regione di trovare una strada per ridurre il relativo contributo unificato, pur senza tuttavia eliminarlo, a una misura poco più che simbolica facendosi eventualmente carico lo Stato della differenza, per meglio distinguerlo dal ricorso giurisdizionale anche in punto di effettiva accessibilità a chiunque per controversie di minimo valore”.

L’organico del CGA: presto 5 posti vacanti

Il presidente del Cga Sicilia Ermanno de Francisco, nella sua relazione per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, ha posto l’accento anche sull’organico del Consiglio e, in particolare, sui componenti designati dalla Regione. “Mentre la componente togata è totalmente completata dalla presenza dei consiglieri di Stato oggi in servizio – ha detto – dal 9 aprile 2025, quando cesseranno dal servizio l’avvocato Giovanni Ardizzone e l’avvocato Antonino Caleca, diverranno vacanti ben cinque posti tra i componenti designati della Regione, di cui tre nella sezione giurisdizionale (dei quattro in organico) e due nella sezione consultiva (dei cinque in organico)”.

“In proposito – continua – il presidente della Regione mi ha fornito tutte le rassicurazioni del caso, di cui non dubito, anticipandomi anche che è in itinere un’ulteriore designazione, e di ciò lo ringrazio. Tuttavia, poiché i tempi procedurali occorrenti per le nuove nomine eccedono la residua durata del mandato dei due colleghi in scadenza, non posso non rinnovare il nostro più vivo, accorato e urgente auspicio che si proceda senza ritardi nella designazione anche di tutti gli altri componenti, necessari a coprire i posti vacanti onde poter continuare a garantire il servizio di giustizia ai siciliani con la stessa tempestività che finora siamo faticosamente riusciti a mantenere”.

Maruotti: “Al servizio della legge e dei cittadini”

All’inaugurazione dell’anno giudiziario del Cga Sicilia ha parlato anche il presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti, che ha ricordato “le ragioni storiche della speciale autonomia regionale nella materia della Giustizia” e “il rapporto tra i principi di unità e di indivisibilità della Repubblica e quello dell’autonomia regionale”.

Maruotti ha inoltre sottolineato “l’importanza del ruolo del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana nell’evoluzione del diritto amministrativo“. Infine, ha formulato l’augurio di buon lavoro ai magistrati e al personale amministrativo del CGA e agli avvocati, “nella certezza che la Giustizia amministrativa in Sicilia si ispirerà sempre ai valori dell’autonomia, nel quadro di uno Stato unitario che la valorizza, al servizio della legge e dei cittadini“.

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