Cga torna a Villa Belmonte dopo 25 anni, Schifani: "Sede splendida

VIDEO | Palermo, il Cga Sicilia torna a Villa Belmonte dopo 25 anni, Schifani: “Sede splendida”

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VIDEO | Palermo, il Cga Sicilia torna a Villa Belmonte dopo 25 anni, Schifani: “Sede splendida”

Mauro Seminara  |
mercoledì 07 Febbraio 2024

Il presidente della Regione Siciliana sull'impegno mantenuto: "Fortissima accelerazione agli uffici"

Con la prima udienza di questa mattina si è celebrato il ritorno a Villa Belmonte del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Le udienze, presiedute dal presidente del Cga Sicilia Ermanno De Francisco, sono state temporaneamente sospese per l’inaugurazione che si è svolta alla presenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dell’assessore all’economia Marco Falcone. De Francisco ha ringraziato il presidente della Regione Siciliana per aver restituito la sede al Consiglio tenendo fede ad un impegno preso circa un anno addietro proprio con il presidente della Cga Sicilia. “Oggi torniamo in questa sede, che è splendida, e ci torniamo grazie all’efficienza della Regione Siciliana”, ha dichiarato il presidente De Francisco che ha anche chiesto al presidente Schifani di non dimenticarsi del Consiglio di Giustizia Amministrativa.

La sede c’è, mancano i componenti

La richiesta del presidente De Francisco è rivolta alle nomine dei membri laici per il Consiglio: “Noi continuiamo ad avere bisogno di un rapporto sinergico con la Regione, la Regione ha bisogno che il suo giudice funzioni bene; in quest’ottica, e solo in quest’ottica, mi permetto di ricordarle, continuiamo ad attendere alcune designazioni di componenti non togati per questo Consiglio”. Il Cga sta lavorando senza la rosa del consiglio completa, “ma andremo avanti meglio quando li avremo”, ha detto De Francisco. Ringraziamenti alla Regione Siciliana, la richiesta di intervento per la nomina dei componenti non togati e poi anche l’orgoglio, sempre da parte del presidente della Cga Sicilia, nel presentare il ritorno nella magnifica “nuova” aula del Consiglio della bandiera della Regione Siciliana accanto a quella dell’Unione europea ed al tricolore nazionale.

Meriti ed impegni del presidente della Regione

“Non posso dimenticare che il mio ultimo miglio è figlio di una attività posta in essere dalla Regione anni addietro”, ha precisato con una manifestazione di onestà intellettuale Renato Schifani in merito alla consegna di Villa Belmonte. “Mi trovo spesso a tagliare nastri per inaugurare – ha detto il presidente della Regione Siciliana – ma magari il lavoro nasce da anni prima, ed io da persona che cerca di essere deontologicamente ed intellettualmente onesta, ricordo sempre che quel taglio di nastri è frutto dell’attività di tanti”.

Premesso ciò, il governatore ha aggiunto che la visita del presidente del Cga Ermanno De Francisco alla Presidenza della Regione Siciliana circa un anno da oggi “ha colto nel segno perché il governo Schifani ed il sottoscritto ha dato una indicazione di fortissima accelerazione agli uffici”. Villa Belmonte è stata così riconsegnata al Cga dopo circa un quarto di secolo e da oggi tutte le udienze si terranno al suo interno. Lavori in corso però, ancora, per definire le parti già consegnate e per il ritorno degli uffici del Cga che resteranno per un po’ nella sede attuale prima di una riunificazione.

Le inaccettabili incompiute

Schifani ha poi nuovamente definito se stesso un mastino che non molla gli impegni che si assume, pretendendo risultati e tempi dagli uffici, fino a quando non ha raggiunto gli obiettivi. Tra gli esempi, il governatore ne ha scelto uno che riguarda uno stallo di circa dieci anni in campo ospedaliero: il polo pediatrico nel plesso dell’ospedale Cervello. “Abbandonato da dieci anni”, ricorda il presidente della Regione che spiega: “Iniziati i lavori, poi fallisce l’impresa e si abbandona tutto per dieci anni”. In merito al polo pediatrico, il governatore afferma che il problema è preso in carico dalla Regione e che spera entro qualche mese di poter annunciare l’aggiudicazione dell’appalto per completare un’opera che “deve essere un fiore all’occhiello per la Sicilia, per i nostri figli e i nostri nipoti”.

“Certa magistratura”

Come si conviene in certe circostanze, il cerimoniere spende sempre qualche lusinghiera parola per gli ospiti. In questo caso, dopo aver ricordato il percorso personale da avvocato che il Cga lo ha conosciuto e frequentato da legale ancora prima che da politico, il presidente Schifani ha lodato la “sobrietà” del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Un merito, quello del Cga evidenziato da Schifani, che è servito al presidente della Regione Siciliana per ricordare il demerito – secondo il governatore – di certi magistrati che interferiscono con l’attività legislativa. “Non ho mai assistito a dialettiche forti, a confronti, a scontri, tra il potere legislativo ed il potere giudiziario”, ha detto Schifani riferendosi al potere giudiziario della Giustizia Amministrativa.

“Il legislatore fa le leggi – ha sottolineato il presidente Schifani – e il giudice le deve applicare”. Il presidente della Regione Siciliana ha così ricordato di aver “vissuto un momento in cui, mentre il legislatore faceva le leggi, alcuni organismi, che non provenivano dal mondo della giustizia amministrativa, quasi interferivano, garbatamente e non, Cottarelli e il Consiglio Superiore della Magistratura dell’epoca, per dare giudizi preventivi negativi per le eventuali riforme che il Parlamento si accingeva a presentare”

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