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Opera un paziente, poi si ammala: un chirurgo ha contratto lo stesso cancro che aveva rimosso

Opera un paziente, poi si ammala: un chirurgo ha contratto lo stesso cancro che aveva rimosso
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Un caso di contagio unico al mondo. Lo studio e i primi report a fine anni ’90. La vicenda del medico tedesco

Primo caso al mondo nell’ambito della sanità e della chirurgia riemerso in queste ore, ma spiegato nel dettaglio in un rapporto datato 1996 pubblicato sul New England Journal of Medicine. Qui, viene raccontato il singolare caso di un chirurgo che, cinque mesi dopo aver curato un paziente da un cancro che stava operando, si è ammalato dello stesso caso. La curiosità sta nel fatto che il chirurgo, un medico tedesco di 53 anni, durante l’operazione effettuata si era ferito a una mano, provocando dunque un rarissimo caso di contagio.

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Dalla Germania la storia del chirurgo contagiato dal cancro

Come raccontato dai vari report su questa vicenda – il primo risalente al lontano 1996 e pubblicato dal New England Journal of Medicine, il chirurgo – un uomo tedesco di 53 anni – stava eseguendo un intervento chirurgico abbastanza delicato. Infatti, il medico era impegnato nell’asportazione di un istiocitoma fibroso maligno presente sull’addome di un uomo. Durante l’intervento per rimuovere il tutto, il medico tedesco si ferì in maniera accidentale, tagliandosi per sbaglio un dito mentre cercava di sistemare degli attrezzi utili alla sua operazione. Il risultato? Cinque mesi dopo, l’uomo ha contratto la stessa tipologia di cancro: l’istiocitoma fibroso nella sua forma maligna all’addome. A quel punto, il chirurgo fu quindi operato e il tessuto rimosso venne analizzato.

Il contagio e le sue possibilità. Differenze tra uomo e animale

Ma può avvenire il contagio dal cancro? La risposta è generalmente no, perchè il cancro – che non è un male come un virus – non è una malattia contagiosa. Tuttavia, esistono rari casi in cui questo può avvenire ma più che altro nel genere animale: parliamo dei cani, del diavolo della Tasmania, del criceto dorato.

Negli umani, quindi, tutto ciò è estremamente raro e sconosciuto. Questo, rende dunque la storia del 53enne chirurgo più unica che rara, con un caso che è tornato a far discutere in questi giorni dopo la pubblicazione della storia che risale al 1996, quando il New England Journal of Medicine segnalò la vicenda di assoluta singolarità.