Collettore fognario Acicastello, lavori a buon punto - QdS

Collettore fognario Acicastello, lavori a buon punto

Desiree Miranda

Collettore fognario Acicastello, lavori a buon punto

mercoledì 05 Agosto 2020

Il sindaco di Acicastello Scandurra: “Scarichi abusivi? Task force non partita causa Covid”

ACICASTELLO (CT) – Ormai tre anni fa sono iniziati i lavori per il collettore fognario per convogliare i reflui fognari da Capo Mulino al depuratore di Pantano d’Arci. Dovevano durare circa due anni e per la sua realizzazione sono stati utilizzati 16 milioni di euro, 9 a carico della Protezione civile, 5 della Regione e il resto a carico dei tre Comuni delle Aci. Ne sono passati tre e sono ancora in corso i lavori per il posizionamento della condotta in sè, seppure ormai alle fasi finali. “Siamo a buon punto. C’è solo un tratto in cui i lavori sono in corso, a Cannizzaro, e per quanto impegnativo può essere è sempre contenuto nel tempo.

“A breve finiamo”, conferma il responsabile della sicurezza dei lavori per il Genio civile, Ignazio Cassaniti. Gli scavi procedono tra le dure lave a circa tre metri di profondità. Tanti gli intoppi burocratici e legati al territorio, come quello che ha dovuto bypassare i sottopassi di collegamento a mare dei tanti condomini sul litorale castellese. Circa un anno fa, per il territorio catanese, si è messo di traverso anche l’assessore Arcidiacono che allora aveva la delega ai lavori pubblici e che ha bloccato gli scavi volendo un percorso alternativo per non danneggiare i commercianti della zona. E poi ci si è messo anche il Covid che però, tra i tanti intoppi, sembra avere influito meno dato che gli operai sono rimasti fermi solo per un mese.
Non tutto finisce con il completamento degli scavi comunque. Mancano ancora le fondamentali vasche di sollevamento. Perché i reflui seguano il percorso per loro organizzato servono degli strumenti che gli facciano superare le pendenze del territorio. In alcuni casi occorre sollevarli.

Ecco appunto le vasche di sollevamento. Cinque saranno posizionate nel territorio castellese, cinque in quello catanese. Perché si possa procedere però, vanno superati anche alcuni intoppi procedurali e quindi serve una variante al progetto per la quale si attende ormai da mesi.
“Per il 12 di agosto è stata indetta la conferenza dei servizi per l’approvazione della perizia di variante”, afferma Cassaniti. E in questi documenti è dato anche un tempo di posa: da cronoprogramma servirà un altro anno, più o meno, per posizionarle. In pratica quello che doveva essere pronto in due anni lo sarà in quattro, forse.

E anche quando la condotta fognaria sarà pronta, il problema del mare inquinato per cui ogni la Sicilia paga mille euro al giorno di infrazione comunitaria, non verrà del tutto risolto. Catania è senza rete fognaria e si parla ancora di progetti. Ne sono stati presentati alcuni lo scorso gennaio, insieme al commissario unico per la depurazione, Enrico Rolle, con l’obiettivo di collegare solo il 70 per cento dei cittadini catanesi che ad oggi non godono del servizio. Anche Acicastello avrà bisogno di condotte secondarie per la zona di Cannizzaro. Nel frattempo il mare del litorale catanese rimane inquinato. Lo certificano, ancora una volta, le analisi di Goletta verde di Legambiente. Le acque nel comune di Acicastello risultano “fortemente inquinate” soprattutto allo sbocco dello scarico fognario all’inizio del lungomare Galatea, in piena area marina protetta. Rilevati altissimi quantitativi di enterococchi intestinali ed escherichia Coli. Un vero e proprio paradosso per un Comune che del mare ne ha sempre fatto bandiera.

IL SINDACO SCANDURRA: “LAVORI FINO AL 5 SETTEMBRE”

“I lavori al momento sono a Cannizzaro e li hanno prorogati fino al cinque di settembre”, fa sapere al nostro giornale il sindaco del comune di Acicastello, Carmelo Scandurra che ne ha firmato l’autorizzazione. Il primo cittadino si dice consapevole del grosso problema d’inquinamento, ma specifica che “tutto dipende da Palermo”, ovvero dalla Regione Siciliana titolare del progetto. Anche lui aspetta la perizia di variante per la collocazione delle vasche. “Opere complesse abbastanza grandi con diversi motori di sollevamento”. Nel frattempo poco si fa per evitare gli scarichi abusivi a mare e le condotte secondarie esistenti, solo in parte ad Acicastello e Acitrezza lasciando fuori le altre due frazioni, mischiano acque bianche e acque nere. In quanto ai controlli di chi si crede furbo, il sindaco ammette che si agisce solo in presenza di una denuncia e che i controlli sono bloccati anche a causa del Covid-19.
“Avevamo attivato una task force – dice – ma per fare i controlli dobbiamo entrare dentro le abitazioni dove riteniamo che potrebbe esserci qualche problema di scarico abusivo. A causa del Covid però non è partita”.
Non sono andati a controllare neanche nella cosiddetta fase due, in cui si sono allentate le misure restrittive.
“Il problema non è ancora stato risolto, l’emergenza Covid non è ancora finita e non possiamo ancora entrare nelle abitazioni delle persone. Lo faremo appena possibile”.

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