Aprire un Bed and Breakfast (B&B) in Sicilia è un sogno per tanti imprenditori del settore turistico. Si tratta di una struttura ricettiva dallo stile solitamente informale, indicata per soggiorni brevi e che offre ai turisti alloggio e prima colazione.
Anche se il Covid prima e la crisi energetica dopo hanno decisamente cambiato le esigenze dei viaggiatori e messo in crisi il turismo, i B&B continuano a essere preferiti per vacanze brevi all’interno del territorio regionale e rappresentano ancora un’interessante opportunità lavorativa (specialmente in un momento di iniziale ripresa come quello attuale).
Questo approfondimento di QdS.it mira a offrire agli aspiranti imprenditori interessati una sintesi dei requisiti e la normativa da seguire per l’apertura di un B&B nel territorio regionale, ma anche sui contributi e alcuni bandi attivi per chi desidera dare una svolta alla propria vita professionale con una piccola struttura ricettiva.
La burocrazia è sempre il primo elemento da considerare quando si intende aprire un’attività. Dal punto di vista amministrativo, ecco cosa bisogna fare prima di inaugurare il proprio B&B:
Le leggi di riferimento sui B&B per il territorio siciliano sono la Legge Regionale n. 27 del 06/04/1996 (Norme per il Turismo) e la Legge Regionale n. 32 del 23/12/2000, quest’ultima integrata da una serie di Decreti Assessoriali (l’ultimo nel 2017).
In base alle norme in vigore, per aprire un B&B è necessario quasi sempre che il titolare sia in possesso di Partita IVA (tranne che si tratti di attività non continuativa o anche gestita con la sola organizzazione familiare). Secondo la Legge Regionale n° 32 del 23/12/2000, non serve, invece, l’iscrizione alla Camera di Commercio.
Inoltre, il gestore deve essere residente nell’immobile che ospita il B&B e mettere a disposizione dei clienti un massimo di 5 stanze. In caso di apertura stagionale, in genere è necessario comunicare la data prevista di apertura e chiusura all’AAPIT (Azienda Autonoma Provinciale per l’Incremento Turistico). Inoltre, il titolare ha il dovere – naturalmente – di garantire la pulizia della struttura e i servizi fondamentali.
Per B&B, secondo la normativa della Regione Siciliana, si intende “un’attività ricettiva esercitata da soggetti che avvalendosi della propria organizzazione familiare, utilizzano parte della loro abitazione fino a un massimo di cinque camere e un massimo di venti posti letto, non sovrapponibili, fornendo alloggio e prima colazione in qualsiasi forma giuridica esercitata”.
In un B&B in Sicilia, quindi, possono esserci al massimo 5 camere e 20 ospiti. Per quanto riguarda lo spazio necessario, per un posto letto si prevedono almeno 8 mq. al netto delle superfici dei bagni inglobati nelle camere (per due posti letto almeno 14 mq, per tre posti letto almeno 20, per quattro posti letto almeno 26).
Alloggio e colazione sono naturalmente i primi servizi obbligatori che un Bed & Breakfast (dall’inglese, “letto e colazione”) deve offrire. Risultano necessari – anche per le strutture a una stella – anche i servizi di pulizia quotidiana e di fornitura della biancheria, dell’energia elettrica, del riscaldamento (soprattutto se si esercita in inverno) e dell’acqua calda.
Inoltre, è consigliabile garantire la presenza di personale in grado di parlare almeno due lingue (soprattutto se si ospitano persone dall’estero) e un numero sufficiente di bagni (almeno uno ogni due camere).
La normativa regionale prevede una serie di requisiti per la classificazione di un B&B in Sicilia. Ogni struttura può ottenere da una a tre stelle. I requisiti minimi cambiano costantemente e attualmente sull’isola sono in vigore le disposizioni del Decreto Assessoriale del 15 febbraio 2017, riportate in sintesi di seguito.
Le strutture senza bagno privato devono avere almeno un servizio igienico completo (con wc con cassetta e doccia, lavabo e bidet con acqua calda e fredda) per ciascun piano. In alternativa a wc e bidet, la struttura può disporre di “attrezzatura elettronica unica (wc + bidet) che svolga le funzioni di lavaggio automatico ad acqua calda e fredda e asciugatura ad aria calda e fredda”, dotata di certificato di conformità CE. In più, è indispensabile che la struttura abbia un impianto di riscaldamento e ventilatori (questi ultimi non obbligatori per i B&B delle località montane).
Il cambio lenzuola va effettuato almeno una volta a settimana e sempre a ogni cambio di cliente; il cambio asciugamani, invece, va effettuato a giorni alterni e sempre a ogni cambio cliente. Le pulizie di camere e servizi sono quotidiane.
Ogni servizio igienico-sanitario deve esser dotato di: saponetta, telo da bagno, asciugamano e una salvietta per persona, riserva carta igienica, sacchetti igienici e cestino rifiuti. Per quanto riguarda le camere, invece, servono:
Le strutture ricettive, ogni 4 posti letto o frazione, sprovviste di bagno privato devono disporre di “almeno un servizio igienico completo (lavabo, bidet, wc, doccia) per ciascun piano”. I requisiti per ciascun bagno sono identici a quelli delle strutture a una stella.
In un B&B a 2 stelle non può mancare una televisione a uso comune (necessaria solo se l’esercizio non dispone di camere già dotate di televisione). In più, la struttura deve prevedere un impianto di climatizzazione invernale ed estiva in tutte le camere (quella estiva non è obbligatoria per gli esercizi situati in località di montagna).
Per quanto riguarda i servizi, si prevedono un cambio di lenzuola e federe almeno 2 volte a settimana e ogni cambio cliente, un cambio di asciugamani ogni giorno e pulizie quotidiane di camere e servizi igienici. Infine, ogni camera dovrà avere:
A un B&B classificato con 3 stelle serve un bagno privato completo per ogni camera. In più, tra i requisiti essenziali c’è la presenza di una televisione in tutte le camere, nonché di impianti di climatizzazione (non obbligatori in località montane) e riscaldamento.
Il cambio di asciugamani è previsto tutti i giorni, quello delle lenzuola invece a giorni alterni. I servizi di pulizia vanno garantiti ogni giorno.
Ogni bagno deve essere dotato di: saponetta, bagnoschiuma, cuffia, un telo da bagno, un asciugamano e una salvietta per persona, riserva di carta igienica, sacchetti igienici e cestino rifiuti.
Per le camere, invece, si prevede la presenza di:
Quando si decide se investire o meno nell’apertura di un B&B ci sono una serie di costi da considerare. A livello burocratico, la SCIA e le verifiche necessarie per ottenere la documentazione non hanno un costo particolarmente elevato: in genere, per questo tipo di spese, non si superano i 500 euro. A questi, però, vanno aggiunti:
In più, bisogna tenere in conto i costi di gestione, promozione e manutenzione. Questi, anche a fronte dei rincari degli ultimi mesi, possono essere un problema abbastanza importante per chi ha appena iniziato a esercitare. Infine, nel business plan vanno considerati anche i costi per lo staff e tutte le tasse da pagare periodicamente.
Un investimento iniziale di almeno 30-50mila euro sembra indispensabile per garantire un inizio attività abbastanza semplice. Tuttavia, tra agevolazioni e considerazioni varie, è possibile ridurre sensibilmente questa cifra (soprattutto se l’immobile da utilizzare è in buone condizioni e non necessita di molti lavori).
La Regione Siciliana offre finanziamenti e contributi a fondo perduto per diversi tipi di attività, comprese start-up, imprese nel settore agricolo e strutture operative nel turismo (come i B&B). Questi “aiuti” regionali rispondono all’esigenza di incentivare l’imprenditoria, il turismo e l’agricoltura per una ripresa economica veloce a livello locale.
Tra i bandi più interessanti per chi opera nel settore del turismo (e non solo) c’è “Resto al Sud”, che prevede un finanziamento bancario agevolato garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI per il 50% e un contributo a fondo perduto per l’altro 50%. In più, sono diversi i contributi che mirano a finanziare la ristrutturazione, la modernizzazione e la digitalizzazione delle attività turistiche e industriali. Un passo necessario verso la sostenibilità e l’innovazione del settore turistico, fondamentali affinché la Sicilia rimanga una Regione simbolo del turismo di qualità in Italia e in tutto il mondo.
L’ultima domanda è anche quella con la risposta più aperta. Quale luogo scegliere per realizzare il proprio sogno di un B&B in pieno stile siciliano? La Sicilia è un’isola ricca di tesori, per questo ogni luogo – dalle aree metropolitane delle città più grandi alle zone montane più isolate – può rappresentare il posto ideale per aprire un B&B.
Naturalmente si consiglia di scegliere le aree con migliori collegamenti al trasporto pubblico e/o con il maggior numero di attrazioni nelle vicinanze. Ovviamente alcune aree sono più indicate di altre in base alle esigenze e agli interessi dei viaggiatori, molto mutati negli ultimi tempi. Un B&B nei pressi dell’Etna, per esempio, attrarrà con facilità gli amanti della natura e del turismo ambientale, così come una struttura collocata nel cuore di Selinunte o Segesta sarà un “rifugio” ideale per gli appassionati di turismo culturale (purtroppo in affanno).
Ogni terra in Sicilia, anche il Comune più piccolo e isolato, può ospitare un Bed & Breakfast. Sta ai titolari, ovviamente, proporre attività e servizi che permettano alla propria struttura di distinguersi dalla concorrenza, guadagnare il massimo possibile e contribuire con successo al turismo siciliano.
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