Variazioni di bilancio e Comuni, Anci Sicilia in Commissione all'Ars

Autonomie locali e crisi dei Comuni, i punti di Anci Sicilia in Commissione bilancio all’Ars

Autonomie locali e crisi dei Comuni, i punti di Anci Sicilia in Commissione bilancio all’Ars

Mauro Seminara  |
martedì 22 Ottobre 2024

Il presidente Amenta ha evidenziato l’assenza di risorse utili agli enti locali per fronteggiare servizi privi di fondi.

In apertura lavori della II commissione all’Ars, in ordine alle variazioni di bilancio che impegna oggi quattro delle sei commissioni parlamentari permanenti, è stato audito il presidente dell’Anci Sicilia.

Paolo Amenta ha esposto la condizione generale dei Comuni siciliani con la diffusa difficoltà finanziaria tra dissesti e pre dissesti, evidenziando l’assenza di interventi economici a sostegno dei comuni siciliani nel disegno di legge “Variazioni al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2024-2026″.

Variazioni di bilancio, l’Anci Sicilia in Commissione all’Ars

Al QdS, il presidente riferisce di aver esposto le criticità che gli enti locali si trovano a dover affrontare, e tra queste anche “la gestione dei disabili psichici, completamente in capo ai comuni” e delle Asacom per la scuola primaria.

“Il presidente Daidone ha rilevato con attenzione le difficoltà che abbiamo rappresentato” e, afferma Amenta, “ha espresso l’impegno per un intervento correttivo nella manovra per andare incontro agli enti locali”. Dal canto suo, il presidente dell’Anci ribadisce, anche al nostro quotidiano dopo l’audizione, la necessità di ristabilire una quota utile del fondo per le autonomie ridotto in Sicilia a “circa 350 milioni dai 950 che era qualche anno addietro”.

Qualcosa si sta muovendo?

Gli enti locali non hanno quindi un ammortizzatore economico per affrontare crisi ed emergenze, e anche su questo “pare che qualcosa si stia muovendo”. L’impegno di cui, a detta del presidente dell’Anci Sicilia, si sarebbe fatto portavoce il presidente della Commissione bilancio è di intervenire in questa manovra finanziaria e di inquadrare le necessità discusse con Amenta nella successiva programmazione, quindi già a partire dal 2025.

“Riportare il Fondo per le autonomie locali quantomeno a seicento milioni di euro sarebbe già un inizio”, ha detto Paolo Amenta, considerando che in altra sede aveva sottolineato al Quotidiano di Sicilia che si tratterebbe di raggiungere la stessa somma del Fondo per le autonomie della Sardegna; regione che conta circa metà della popolazione siciliana. Paolo Amenta ha inoltre proposto, quale presidente dell’Anci Sicilia audito in Commissione bilancio, “in vista del tavolo tecnico Stato-Regioni, di considerare una negoziazione con lo Stato per intervenire in materia di Fondo per le autonomie locali in modo più incisivo”.

Un inizio quindi, al momento accolto in II Commissione ma in attesa del testo finale del Ddl che le commissioni dovranno produrre per il vaglio di Sala d’Ercole. Un inizio che riguarda quanto era all’ordine del giorno, appunto la variazione di bilancio, in attesa di un possibile nuovo confronto sull’altro nodo di diretto interesse dell’Anci Sicilia: il Ddl Enti locali tornato in commissione dopo un terzo tentativo di discussione generale fallito.

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