XVIII edizione dell’evento siciliano promosso dall’Esa. In gara 92 campioni di extravergini d’oliva, nell’Isola 138 mila aziende attive
Catania – Anche in tempo di Covid-19, e nonostante le ristrettezze imposte dalle norme vigenti, è stata definita la graduatoria dei migliori oli extravergini d’oliva siciliani, nell’ambito dell’ottava edizione del Concorso Regionale Мοργαντίνων–Morgantìnon, organizzato dall’Ente di Sviluppo agricolo. A vincere il Morgantìnon d’Oro, cioè il primo premio in assoluto, è stato l’olio “Agrestis Igp Sicilia” dell’azienda Agrestis Soc.coop. agric. di Buccheri (Sr). Lo stesso olio sì è aggiudicato anche il primo premio della sezione Igp Sicilia, mentre l’olio denominato “Monte Etna Dop” prodotto dall’azienda Romano Vincenzo & C s.a.s. di Bronte (CT) si è aggiudicato il primo premio della sezione Dop Monte Etna.
L’olio “Antica proprietà Tomaselli”, prodotto dall’azienda agricola Vincenzo Signorelli di Ragalna (Ct) si è aggiudicato il primo premio della sezione Miglior olio (convenzionali). Per quanto riguarda la sezione Miglior olio bio il primo premio è andato all’olio “Primo Bio” dei frantoi Cutrera s.r.l. di Chiaramonte Gulfi (Rg).
L’evento Morgantìnon d’Oro è l’unico concorso svolto in Sicilia per gli oli extravergini d’oliva prodotti nel territorio regionale ed ha visto la raccolta di 92 campioni provenienti dalle aziende Olivicole di tutta la Sicilia per la prova delle analisi sensoriali e chimico-fisiche. Oli di elevata qualità che rappresentano la diversità e la ricchezza di tutto il territorio. Dalle ampie distese collinari delle zone interne alle aree pianeggianti e montane, tutte eccellenze che anche in questo concorso si affermano per ottimi profili sensoriali. “La manifestazione – ha dichiarato Giosuè Catania, consigliere del Cda dell’Esa – punta a valorizzare la migliore espressione delle eccellenze agroalimentari ove spicca l’olio, come ambasciatore della qualità e dell’alto contenuto nutrizionale molto apprezzato dai consumatori”.
L’olivicoltura è uno dei più importanti settori dell’agricoltura siciliana con una superficie investita di 159.000 ettari di cui il 19,4 % in biologico, con 54 tipi di cultivar autoctone, 21 milioni di piante (terzo posto dopo Puglia e Calabria), 138.750 aziende operanti in tutta la Sicilia e circa 450 frantoi in attività. Il segmento di mercato dei 6 oli Dop (monte Etna, monti Iblei, Val di Mazara, Valdemone, Valle del Belice, Valli trapanesi), e 1 Igp Sicilia in forte crescita nell’ultimo anno è pari al 3–4% con un fatturato di 7,5 milioni di euro su 240 milioni di euro di fatturato complessivi.