Contrasto all’evasione fiscale, “zero premi” per il Comune di Catania - QdS

Contrasto all’evasione fiscale, “zero premi” per il Comune di Catania

redazione

Contrasto all’evasione fiscale, “zero premi” per il Comune di Catania

mercoledì 18 Ottobre 2023

Indagine Uil sugli enti locali che hanno ricevuto risorse per i risultati ottenuti nella lotta agli evasori. Male le amministrazioni siciliane, Catania in fondo. La segretaria etnea Enza Meli

CATANIA – “Da un report nazionale Uil elaborato su dati del ministero dell’Interno emerge che lo scorso anno il Comune di Catania ha avuto zero (euro) dalla compartecipazione nel contrasto all’evasione fiscale. Quindi ha ricevuto zero (euro) in premi di risultato. Risorse sprecate, risorse negate a una città che ne ha disperato bisogno”. Lo afferma in una nota la segretaria generale della Uil Enza Meli, commentando i dati dello studio su “Compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale e contributiva”, che è stato diffuso dal Servizio nazionale Lavoro, Coesione e Territorio della Uil guidato dalla segretaria confederale Ivana Veronese.

Enza Meli (Uil): “Chiediamo che il Comuni lasci il fondo della classifica”

“Consegneremo il rapporto Uil – dice Meli – al sindaco Enrico Trantino, che in questi primi mesi di amministrazione ha dimostrato sensibilità e impegno per la sua missione di rilancio cittadino che passa anche dalla giustizia fiscale. Chiediamo che il Comune lasci il fondo della classifica in questa particolare graduatoria tra enti locali in Italia perché quei soldi servono per migliorare servizi alle persone e tagliare le tasse ai cittadini che le tasse le pagano. Chiediamo però a Stato e Regione che ci spieghino come Catania e gli altri Comuni dovrebbero affrontare questa sfida”.

“Anche agli altri sindaci della provincia etnea – aggiunge Enza Meli – affidiamo il report della nostra organizzazione. Pochi, pochissimi, Comuni hanno attivato le procedure di compartecipazione nella lotta all’evasione, che pure è prevista per legge dal 2010. Pure loro, comunque, devono fare i conti con gli strumenti che non hanno. Facciamo quindi nostre le proposte e le rivendicazioni della Uil nazionale e siciliana affinché sia varato subito un piano di assunzioni negli enti locali, che parta dalle stabilizzazioni dei precari, e vengano usati i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza anche per assicurare la digitalizzazione degli uffici comunali e la formazione del personale”.

Il rapporto, elaborato dall’organizzazione sindacale su dati del Ministero dell’Interno, contiene una classifica degli enti locali in Italia per contributo alla lotta all’evasione. Il Comune più virtuoso è quello di Genova che lo scorso anno ha recuperato 863 mila euro; segue la Città di Milano che ha incassato 367 mila euro; Torino 163 mila euro; Prato 147 mila euro; Bologna 100 mila euro; Firenze 60 mila euro; Bergamo 52 mila euro; Maclodio (BS) 48 mila euro; Rimini 47 mila euro e Guastalla (RE) 45 mila euro.

Nessun Comune siciliano tra le prime dieci

Non va meglio prendendo in considerazione le sole Città Metropolitane: a Messina è stato riconosciuto un premio di 2 mila euro e a Palermo – come Napoli – circa mille, mentre Catania non ha recuperato nulla. Le altre province della nostra Isola: Agrigento 302 euro, Ragusa 318, Siracusa 171, mentre Caltanissetta, Enna e Trapani (“pari merito” con Catania) sono a zero.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017