L'incontro al Palazzo Reale nella sala Piersanti Mattarella alla presenza del Presidente Schifani al convegno organizzato da Anfir e Irfis
“Irfis FinSicilia ha progressivamente consentito di spingere la leva della crescita e dello sviluppo dell’economia regionale, fino ai risultati recenti che l’hanno vista essere la prima”. Queste le parole di apertura dell’intervento del presidente della Regione siciliana Renato Schifani al convegno che Anfir e Irfis hanno realizzato oggi nella sala Piersanti Mattarella al Palazzo Reale. Nella sede dell’Ars, appena dopo i saluti di rito ai convenuti e il ringraziamento al “padrone di casa”, il presidente Gaetano Galvagno assente e rappresentato dalla vice presidente Luisa Lantieri, il governatore ha lodato l’operato di Irfis esaltandone l’operatività del gruppo dirigenziale composto in vertice dalla presidente Iolanda Riolo e dal direttore generale Giulio Guagliano.
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“I finanzieri regionali, in un contesto di progressiva disintermediazione del credito – ha detto il presidente Schifani – possono svolgere un ruolo crescente per sostenere il fabbisogno finanziario delle imprese”. Il fabbisogno finanziario delle imprese, per sostenerlo, ha assicurato Renato Schifani: “Ce la stiamo mettendo tutta”. Un convincimento perseguito dal governatore ancor più deciso in virtù dei dati che anche nel corso del convegno sono stati enumerati. Segno, secondo Schifani, che “la strada intrapresa è quella giusta”.
I dati Svimez
Nel biennio 2023-2024, la Sicilia si è attestata tra le regioni più dinamiche d’Italia grazie a investimenti ed export. Dal 2023, secondo i dati Svimez, il Pil siciliano registra una crescita del 2,2%. Un dato, esposto in sala Mattarella dal direttore di Svimez, Luca Bianchi, che riempie di evidente orgoglio il governatore perché chiaramente superiore, sia alla media nazionale, che è dello 0,7%, che a quella del Mezzogiorno. Nell’area del Mezzogiorno la Sicilia registra infatti una crescita pari a +1,3% rispetto alle altre regioni. Nel 2024, inoltre, le regioni del Centro Nord hanno registrato una crescita media del +0,6% – campanello d’allarme di un’economia in grave rallentamento – e quelle del Mezzogiorno +0,8%. La Sicilia invece si attestata a +1%.
Schifani: “I risultati iniziano ad essere incoraggianti”
“I risultati iniziano ad essere incoraggianti”, ha detto infatti Schifani in merito agli effetti del sostegno al fabbisogno finanziario che la Regione sta offrendo alle imprese mediante Irfis. Altro grande risultato che il presidente Schifani ha sottolineato è quello relativo alla ganasce finanziarie senza le quali la Regione siciliana potrà davvero mettere la freccia e sorpassare con ulteriori azioni volte a incentivare lo sviluppo del tessuto imprenditoriale del territorio: “La significativa ripresa economica si riconnette a precise azioni del governo che mi onoro di guidare: quella del risanamento finanziario, con la riduzione del disavanzo, sino all’ormai imminente azzeramento, e la drastica contrazione dell’indebitamento, l’impegno mantenuto di approvare regolarmente i bilanci che ci ha consentito di mettere a disposizione del sistema economico regionale significative risorse finanziarie”. Nel frattempo, work in progress l’azzeramento del disavanzo che ha sempre rappresentato una titanica zavorra per la Regione, come annunciato da Iolanda Riolo, Irfis ha gestito oltre 1 miliardo di euro per sostenere famiglie e imprese nella ripresa.
Il tasso di occupazione in Sicilia
Per Schifani, Irfis è infatti “il braccio operativo della Regione Siciliana”. Ma il convegno Anfir-Irfis, cui il presidente ha partecipato dedicando grande attenzione a trattenendosi per l’intero primo panel in programma, non è stato soltanto un contesto di elogio autoreferenziale. Dai dati Irfis a quelli della Regione e passando per le analisi esposte da Svimez, l’occasione è stata utile a tutti per mettere a fuoco le politiche regionali da adottare in futuro per mantenere e consolidare la crescita della Sicilia. Il tasso di occupazione, ad esempio, in Sicilia è tra i più bassi d’Europa, ci sono molti “nuovi poveri”, mono reddito, precari, che nell’insieme costituiscono anche una delle maggiori cause di calo dei consumi sulla quale la Regione sta intervenendo con una prima sperimentazione di abbattimento degli interessi sugli acquisti rateali finalizzata a incentivare l’acquisto di beni durevoli.
L’incontro a Palazzo Reale a Palermo
Ci sono poi i dati delle imprese siciliane sull’export, che hanno destato grande attenzione dalla platea di una sala Mattarella gremita di imprenditori, operatori del settore finanziario e imprenditori. La rete di imprese siciliane non è caratterizzata da grandi imprese ma da un tessuto di piccole e medie imprese. In compenso, rassicura il livello di produttività siciliano, molto alto, e anche l’attrattività della regione per le grandi imprese non siciliane che sull’Isola stanno valutando insediamenti. Ne parlerà nella seconda parte del convegno l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, seduto al fianco del collega dell’Economia regionale Alessandro Dagnino.
In questo quadro, il “braccio operativo” della Regione siciliana migliora anche il rendimento proprio: Irfis ha chiuso il 2024 con un utile netto di 3,7 milioni di euro e un fatturato in crescita che si attesta in 23,5 milioni. L’interesse verso questa pagina del governo finanziario delle regioni, in particolare verso Irfis FinSicilia, ha quindi tenuto incollati alla sedia fino a fine convegno i relatori Renato Schifani, Iolanda Riolo, il presidente di Anfir Michele Vietti, il direttore di Svimez Luca Bianchi, l’assessore Alessandro Dagnino e il collega Edy Tamajo, Annalisa De Benedictis di Lazio Innova e l’amministratore delegato di Baps Saverio Continella e anche la platea che ha fatto della sala Mattarella sold out.