Cop26, Biden: "Stanziare 9 miliardi contro la deforestazione" - QdS

Cop26, Biden: “Stanziare 9 miliardi contro la deforestazione”

Cop26, Biden: “Stanziare 9 miliardi contro la deforestazione”

martedì 02 Novembre 2021

Sale a oltre 100 (da 80) il numero dei Paesi che alla Cop26 hanno aderito all'impegno per la riduzione delle emissioni di metano del 30% entro il 2030, secondo quanto rende noto la Commissione europea in una not

Il governo Usa si è impegnato a lavorare col Congresso per stanziare sino a 9 miliardi di dollari sino al 2030 per conservare e ripristinare le foreste, nell’ambito del piano contro la deforestazione annunciato alla Cop26. Lo ha annunciato Joe Biden parlando a Glasgow.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla Cop26 ha annunciato “un miliardo di euro per l’Impegno globale sulle foreste. Questo include 250 milioni di euro per il bacino del Congo”. 

Riduzione emissioni

Sale a oltre 100 (da 80) il numero dei Paesi che alla Cop26 hanno aderito all’impegno per la riduzione delle emissioni di metano del 30% entro il 2030, secondo quanto rende noto la Commissione europea in una nota. Si tratta di oltre 100 Paesi che rappresentano il 70% dell’economia globale hanno ora aderito all’iniziativa lanciata da Ue e Usa. Col raggiungimento di questo obiettivo, si eviterebbero oltre 200mila morti premature, centinaia di migliaia di visite di emergenza legate all’asma, e oltre 20 milioni di tonnellate di perdite di raccolto all’anno. Sono le stime della Coalizione per il clima e l’aria pulita e del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, secondo quanto riporta una nota Ue.

Il messaggio di Putin

“Nel costruire un’economia a zero emissioni entro il 2060 la Russia si basa, tra le altre cose, particolarmente sulle risorse a noi disponibili, come le foreste e la loro capacità di assorbire l’anidride carbonica e produrre ossigeno. Dopo tutto, il nostro Paese ospita il 20% delle foreste mondiali”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un videomessaggio alla Cop26 di Glasgow, sottolineando che la Russia sottoscrive il piano di azione contro la deforestazione presentato alla conferenza.

Le dichiarazioni di Johnson

“Dobbiamo fermare la devastazione delle foreste” del globo. Con queste parole il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l’annuncio dell’impegno internazionale a interrompere il processo di deforestazione sul pianeta entro il 2030, aprendo i lavori della seconda giornata dei vertice dei leader alla CoP6, la conferenza sul clima in corso sul clima. Johnson ha sottolineato che la dichiarazione è stata sottoscritta da Paesi che ospitano l’85% delle foreste del mondo e ha elogiato l’adesione di Paesi come Russia, Cina, Indonesia, Colombia, Congo e il Brasile. E ha evocato anche finanziamenti “senza precedenti”.

L’intervento di Bezos

Jeff Bezos, fondatore del colosso americano Amazon e fra i più ricchi uomini del mondo, promette nell’ambito della Conferenza Onu CoP26 di Glasgow, una donazione da 2 miliardi di dollari per ridare vita a terreni “degradati” dal clima in ‘Africa. L’annuncio è arrivato durante un evento a cui Bezos ha partecipato al fianco del principe Carlo, erede al trono britannico e protagonista ieri dell’avvio della CoP (al di là del mezzo inciampo divenuto virale sul web sui gradini del podio), impegnato con la sua fondazione nella promozione di progetti ecologici e nella raccolta di contributi dal settore privato globale. “Noi dobbiamo conservare ciò che abbiamo – ha detto Bezos -, dobbiamo ripristinare ciò che abbiamo perduto e dobbiamo far crescere ciò di cui abbiamo bisogno senza degradare il pianeta a danno delle generazioni che verranno”. “Un totale di due terzi delle terre di tutta l’Africa è degradato, ma questa tendenza può essere invertita”, ha aggiunto, notando come “ripristinare le terre possa migliorare la fertilità del suolo, far aumentare i raccolti, incrementare la sicurezza alimentare, rendere l’acqua più disponibile, creare lavoro e dare spinta alla crescita economica”. Non senza sottolineare parallelamente il suo interesse sul fronte delle tecnologie “per la cattura del carbonio”, viste come uno strumento di transizione (contestato da alcuni settori dell’ambientalismo) sulla strada di un futuro azzeramento delle emissioni a cui viene imputata la minaccia del cambiamento climatico.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

Da un’iniziativa globale col presidente Usa, Joe Biden, per ridurre le emissioni da metano del 30% entro il 2030, al lancio di un progetto sull’innovazione e le tecnologie del futuro, con Bill Gates: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, sottolinea i temi del secondo giorno di lavori alla Cop26 di Glasgow. “Sono impaziente – scrive – di affrontare le principali questioni climatiche: il prezzo del carbonio, con Justin Trudeau; la lotta ai cambiamenti climatici attraverso lo sviluppo delle infrastrutture e l’Impegno Globale sul Metano con Biden; il tema delle foreste; e la questione dell’innovazione con Bill Gates ed il presidente della Bei, Hoyer”. “E’ tempo di trasformare l’aspirazione climatica in innovazione climatica. La coalizione dei First movers è impegnata nelle tecnologie pulite di domani. Insieme possiamo ridurre le emissioni nelle industrie ad alto contenuto di carbonio”, scrive ancora la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, pubblicando una foto della Cop 26, in cui compare accanto al presidente Usa, Joe Biden. Vicino a loro, tra gli altri, anche l’inviato speciale Usa per il clima, John Kerry. Secondo quanto spiegato dalla stessa von der Leyen venerdì, all’iniziativa per ridurre il 30% delle emissioni da metano entro il 2030, si sono già uniti 60 Paesi. Sul tema delle foreste (Global forest pledge) la presidente della Commissione europea annuncerà oggi un contributo da 1 miliardo di euro, inclusi 250 milioni di euro per il bacino del Congo. “Il prezzo del carbonio funziona. In quanto strumento efficiente per ridurre le emissioni e incoraggiare l’innovazione, è un pilastro della politica sul clima dell’Ue”. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dalla Cop26 di Glasgow. “Felice di discutere col premier canadese, Justin Trudeau, come rendere il prezzo del carbonio fondamentale per un futuro globale a impatto climatico zero”, scrive la leader europea, che in un intervento allegato al messaggio spiega come l’ideale sarebbe avere “un prezzo per il carbonio a livello globale”. Comunque avverte, per evitare che si aggiri il sistema sarà introdotto “un meccanismo di aggiustamento alle frontiere. Questo significa che se si arriva alle frontiere con un prodotto” realizzato con alte emissioni “occorrerà pagare un prezzo come se si fosse” già nel mercato delle emissioni.

Il premier giapponese Fumio Kishida

Intanto, il premier giapponese Fumio Kishida lascia il Giappone alla volta di Glasgow, dove parteciperà alla conferenza annuale dell’Onu sul clima Cop26. Si tratta della prima trasferta del leader conservatore da quando è diventato premier, a inizio e ottobre, e all’indomani della conferma della maggioranza del suo partito alle elezioni per il rinnovo della Camera bassa. “Intendo rendere nota l’intenzione del nostro Paese per il contribuito agli obiettivi al raggiungimento della neutralità carbonica nell’intero continente in Asia”, ha detto Kishida ai media prima della partenza. La sua visita, tuttavia sarà brevissima, in quanto prevede di tornare a Tokyo il giorno dopo senza neanche spendere una notte nella città scozzese. Durante la frenetica giornata incontrerà a margine il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il premier britannico Boris Johnson, e il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh. Lo scorso mese l’esecutivo nipponico ha formalizzato alla Convenzione dell’Onu sui cambiamenti climatici, l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio del 46% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2013. (ANSA).

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