Coronavirus, Francia in lockdown da domani, stretta in Germania - QdS

Coronavirus, Francia in lockdown da domani, stretta in Germania

redazione web

Coronavirus, Francia in lockdown da domani, stretta in Germania

giovedì 29 Ottobre 2020

Stop fino al primo dicembre. "Siamo sommersi, urge un colpo di freno", ha detto Macron. Ma le scuole restano aperte. La Merkel prepara una massiccia limitazione dei contatti nella repubblica federale a partire dal due novembre

Francia in lockdown da domani, ma le scuole restano aperte. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron.

“Siamo sommersi” dall’accelerazione del coronavirus ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel solenne discorso dinanzi alla nazione.

In questo contesto, ha aggiunto, è più che mai necessario dare “un colpo di freno”.

Bar e ristoranti saranno chiusi in Francia a partire da venerdì, quando scatterà il lockdown nazionale, “almeno fino al primo dicembre”.

Il presidente francese ha evocato lo scenario di “almeno 400.000 morti in più” entro qualche mese se non facciamo nulla contro il coronavirus.

Sono stati 36.437 i nuovi contagi di Covid 19 in Francia nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino serale di Santé Publique France, una cifra che resta di diverse migliaia al di sotto della fine della settimana scorsa, quando fu superata quota 50.000. Le vittime sono 244, per un totale di 35.785 decessi dall’inizio della pandemia. Il tasso di positività è fissato al 18,6%”

Anche la Germania corre ai ripari per cercare di frenare la pandemia.

Il governo federale e i Land tedeschi sono pronti a una massiccia limitazione dei contatti su tutto il territorio della repubblica federale a partire dal due novembre.

Tra le ipotesi la chiusura temporanea di bar e ristoranti mantenendo la consegna a domicilio e le ordinazioni da asporto. Le scuole e gli asili resteranno aperti anche a novembre così come i negozi al dettaglio e all’ingrosso che garantiranno il limite di un cliente ogni 10 metri quadrati. I campionati degli sport professionistici, inclusi quelli di calcio della Bundesliga, potranno proseguire a novembre soltanto senza pubblico mentre, più in generale, non sono consentiti incontri di oltre due nuclei abitativi insieme, e non si potranno superare le dieci persone.

“Il ritmo del virus e della diffusione è particolarmente veloce. Viviamo una crescita esponenziale dei contagi”, ha detto la Cancelliera dopo l’incontro con i Laender, annunciando “misure dure”.

“Se il ritmo resta questo si potrà arrivare al sovraccarico del sistema sanitario – ha spiegato -. È assolutamente chiaro che dobbiamo agire e adesso per evitare un’emergenza sanitaria nazionale”.

Secondo la Bild il governo tedesco intende compensare le perdite di fatturato provocate dalla chiusura temporanea delle aziende colpite dal lockdown, con 7-10 miliardi: l’ipotesi è che le imprese più piccole siano compensate fino al 75% del loro fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le aziende più grandi fino al 70 per cento. Il numero dei nuovi contagi da Covid in Germania, nelle 24 ore, con 14.964 casi, tocca un nuovo record, dopo quello segnato sabato scorso quando erano stati rilevati 14.714 contagi.

Chiusure sono previste anche in Spagna, ma per il momento soltanto a livello regionale. Lo stato d’emergenza varato dal premier Pedro Sanchez qualche giorno fa ha dato la libertà alle regioni di chiudere i propri confini se necessario. Pare che a questo stiano pensando Andalusia, Madrid e Castilla y León che hanno già chiesto un parere ai loro comitati tecnico-scientifici in vista del ponte di Ognissanti.

Il presidente dell’Andalusia, Juan Manuel Moreno, ha ammesso in un’intervista a Cadena Cope di essere “molto pessimista sulla possibilità di mantenere aperta la regione questo fine settimana”.

“Il numero di ricoverati e di terapie intensive ci fa pensare che non sia il momento giusto per autorizzare flussi di persone che entrano e escono dalla regione”, ha detto.

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