Coronavirus, Viminale, il sindaco di Messina denunciato - QdS

Coronavirus, Viminale, il sindaco di Messina denunciato

redazione web

Coronavirus, Viminale, il sindaco di Messina denunciato

giovedì 26 Marzo 2020

Dalla ministro Lamorgese per vilipendio alla Repubblica, alle Istituzioni e alle Forze armate. Sotto accusa le "parole gravemente offensive" pronunciate nei giorni scorsi da De Luca. Che contrattacca su Fb ma rischia una multa fino a cinquemila euro

Sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria i comportamenti tenuti dal sindaco di Messina “perché censurabili sotto il profilo della violazione dell’articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate)”.

La decisione, informa il Viminale, è stata assunta dalla ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, “a seguito delle parole gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari”.

“Proprio in una fase emergenziale – sottolinea il Viminale – in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione, le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all’indirizzo del Ministero dell’Interno, appaiono inaccettabili, e quindi censurabili sotto il profilo penale, per il rispetto che è dovuto da tutti i cittadini e a maggior ragione da chi riveste una funzione pubblica anche indossando la fascia tricolore, alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti”.

La Procura indagherà De Luca vilipendio

La Procura di Messina, secondo quanto si è appreso, iscriverà nel registro degli indagati il sindaco della Città dello Stretto Cateno De Luca per il reato di vilipendio previsto dall’articolo 290 del codice penale.

Si tratta di un atto dovuto vista la denuncia che la ministro dell’Interno ha trasmesso all’ufficio inquirente.

Il reato punisce, con la multa da mille a cinquemila euro, chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte costituzionale o l’ordine giudiziario.

Per questo genere di reati, perché si possa poi esercitare l’azione penale attraverso la richiesta di rinvio a giudizio o di emissione di decreto penale di condanna, è necessaria l’autorizzazione del ministro della Giustizia.

Il sindaco peloritano, “ho scoperchiato le vergogne di Stato”

“Lo Stato vuole la testa del sindaco De Luca. Sono stato denunciato per aver scoperchiato le vergogne di Stato”. Reagisce così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, dopo la notizia della sua denuncia per Vilipendio decisa dal Viminale.

“Signor ministro, io la denuncia me la prendo perché mi darà modo di difendermi nelle sedi opportune in quanto voi avete consentito di far passare dallo Stretto di Messina mezzi senza le prescritte autorizzazioni e controlli”, dice in un video postato su Facebook rivolgendosi direttamente alla titolare dell’Interno.

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