Covid, in 7 giorni aumentati ricoveri e contagi, calano i nuovi vaccinati - QdS

Covid, in 7 giorni aumentati ricoveri e contagi, calano i nuovi vaccinati

Antonino Lo Re

Covid, in 7 giorni aumentati ricoveri e contagi, calano i nuovi vaccinati

giovedì 28 Ottobre 2021

La crescita potrebbe in parte essere legata all'incremento dei tamponi totali fatti anche per il Green pass. È quanto rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe

Nella settimana dal 20 al 26 ottobre si rileva “un netto aumento dei nuovi casi settimanali di Covid-19″, passati da 17.870 a 25.585, pari al + 43,2%, anche “se la crescita potrebbe in parte essere legata all’incremento dei tamponi totali” fatti anche per il Green pass.

Ma a indicare “una maggior circolazione del virus” sono anche i ricoveri, aumentati del 7,5% rispetto alla settimana precedente, e il tasso di positività ai tamponi molecolari. È quanto rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.

L’inversione di tendenza

A livello nazionale, spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dopo 7 settimane “si registra un’inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.553 del 19 ottobre a 3.655 il 26 ottobre”. La crescita dei casi, che potrebbe essere in parte influenzata dall’aumento del 21,1% dei tamponi totali rispetto alla settimana precedente (2.604.550 contro 2.151.081) “sicuramente consegue ad un aumento della circolazione virale per due ragioni: innanzitutto, per l’inversione di tendenza sui ricoveri in area medica, in secondo luogo perché a fronte di un rapporto positivi/tamponi antigenici in lieve calo, per l’enorme aumento del denominatore, si registra un incremento del rapporto positivi/tamponi molecolari (dal 2,4% del 19 ottobre al 3,5% del 26 ottobre)”.

Si registra inoltre una diminuzione dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva. In particolare i dati contenuti nel rapporto settimanale Gimbe evidenziano 249 decessi (-8,1%); -14 ricoveri in terapia intensiva (-3,9%); +181 ricoverati con sintomi (+7,5%); +333 in isolamento domiciliare (+0,5%); 25.585 nuovi casi (+43,2%); +500 casi attualmente positivi (+0,7%). Sul fronte ospedaliero, sottolinea la responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili a livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (5% in area medica e 4% in area critica) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica. “Si registra un lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – con una media mobile a 7 giorni di 23 ingressi al giorno rispetto ai 20 della settimana precedente”.

In calo i nuovi vaccinati

Calano, nell’ultima settimana, le somministrazioni di vaccino anti Covid, che dal 20 al 26 ottobre sono state in media poco più di 152.000 al giorno. E a diminuire, nonostante l’estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro, pensata proprio per incentivarle, sono anche le prime dosi: in 7 giorni si contano infatti -53% nuovi vaccinati. Mentre 11 milioni di dosi rimangono stipate in frigo. E’ quanto rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe aggiornato alle 6 di mattina del 27 ottobre.

La media mobile giornaliera del numero dei tamponi antigenici rapidi effettuati, dopo l’impennata da 173.235 del 13 ottobre a 371.960 il 21 ottobre (+114,7%), si è stabilizzata: nell’ultima settimana sono stati effettuati 2.604.550 tamponi antigenici rapidi.

La media giornaliera dei nuovi vaccinati, invece, si è ridotta da 58.620 del 19 ottobre a 27.601 del 26 ottobre e nell’ultima settimana sono solo 193.205 i nuovi vaccinati (-53% rispetto alla settimana precedente).

“Con quasi 7,5 milioni senza nessuna dose di vaccino si allontana l’obiettivo di raggiungere il 90% di copertura vaccinale negli over 12”, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. Rispetto, in generale, all’andamento della campagna vaccinale, al 27 ottobre, il 78,5% della popolazione (pari a 46,5 milioni) ha ricevuto almeno una dose (+204.896 rispetto alla settimana precedente) e il 75,1% (44,5 milioni) ha completato il ciclo (+459.731).

Le coperture vaccinali con almeno una dose, rileva il monitoraggio Gimbe, sono molto variabili nelle diverse fasce di età: si va dal 97% degli over 80 al 72,9% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, si registrano incrementi sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,7% nelle fasce anagrafiche 12-39 anni, dello 0,5% nella fascia 40-49, dello 0,4% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,2%.

Terza dose

Al 27 ottobre (aggiornamento alle ore 6 di mattina) sono state somministrate 1.191.327 terze dosi. E’ quanto emerge dal nuovo monitoraggio della fondazione Gimbe, che segnala “forti differenze regionali” e mette in guardia: “l’inverno alle porte, il repentino aumento di nuovi casi e ricoveri insieme al progressivo calo dell’efficacia dei vaccini sull’infezione impongono sia di accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie individuate dalla Circolare Ministeriale, sia di convincere gli oltre 2,7 milioni di over 50 non ancora vaccinati, ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso”.

In particolare, precisa Gimbe, sono state somministrate 224.597 dosi aggiuntive (una dose ad almeno 28 giorni dal completamento del ciclo per pazienti immunocompromessi) e 966.730 dosi booster (una dose ad almeno 6 mesi dal completamento del ciclo per over 60 anni, ospiti delle RSA, operatori sanitari e persone con patologie concomitanti). Il tasso nazionale di copertura vaccinale per le dosi aggiuntive è del 25,6% e va dallo 0,9% della Valle D’Aosta al 98,8% dell’Umbria.

La copertura nazionale con dose booster è invece del 32,3% e si va dal 10% della Calabria al 73,8% del Molise. Il 25 ottobre, ricorda Gimbe, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha autorizzato anche il vaccino Moderna come dose booster per tutta la popolazione over 18 e in Italia si attende il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per avviare le somministrazioni. Per quanto riguarda le 1.490.285 persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnsonsi attende la valutazione da parte di Ema e di Aifa a una dose di richiamo a due mesi dalla prima. (ANSA).

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