In Italia "sono stabili i ricoveri dei bambini" e "un neonato ricoverato su due ha almeno un genitore non vaccinato". Lo evidenzia il report della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere
In Italia “sono stabili i ricoveri dei bambini” e “un neonato ricoverato su due ha almeno un genitore non vaccinato”. Lo evidenzia il report della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, sugli ospedali sentinella del 1 febbraio “Rimane stabile il numero dei ricoveri pediatrici monitorati nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella che aderiscono alla rete della Federazione – aggiunge Fiaso – Complessivamente sono 124 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati, di cui 7 in terapia intensiva, e 9 pazienti con Sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica (Mis-C). Il 25 gennaio erano 125″.
Contagi tra i più piccoli
“Il 54% ha tra 0 e 4 anni, il 31,5% tra 5 e 11 anni, il 14,5% tra 12 e 18 anni. In particolare i neonati, da 0 a 6 mesi, costituiscono il 18% del totale e tra di loro il 54% ha entrambi i genitori vaccinati, mentre il 18% ha solo il padre vaccinato e il 23% nessun genitore vaccinato. Quasi un neonato su due, dunque, ha almeno uno dei due genitori che non si è vaccinato”, conclude il report.
“Aumentano positivi tra bimbi, vaccinazioni a rilento”
“Stiamo assistendo a un aumento dei positivi nelle fasce d’età scolare. Siamo passati dal 24% al 30% in una settimana, secondo l’ultimo report dell’Iss, e vanno un po’ a rilento le vaccinazioni tra i 5-11enni: solo il 14,6% ha completato il ciclo vaccinale e il 32% ha fatto una dose. Sarebbe importante implementare la platea”. Lo rimarca all’Adnkronos Salute Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatra (Sip).
Nel report dell’Iss si legge che “nell’ultima settimana il 18% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 44% nella fascia d’età 5-11 anni, il 38% nella fascia 12-19 anni”.
Giovanni Corsello a QdS.it
Intervista di QdS.it a Giovanni Corsello, docente di pediatria all’università di Palermo, che analizza gli ultimi drammatici casi di Covid, con la morte anche di un bambino di 10 anni, a Torino, e di una di 2 anni, in Calabria. “Omicron non è più patogena per i più piccoli, ma ci sono dei segnali che indicano quando le cure domiciliari non bastano e si deve intervenire tempestivamente. La vaccinazione per la fascia 5-12 anni e il rispetto delle regole sono e saranno fondamentali ancora per molto tempo, bisogna preservare i bambini”.
Sono 40 ad oggi i minorenni morti per le complicazioni derivate da Covid-19, mentre attualmente gli under 18 ricoverati nelle terapie intensive e in area medica ammontano a 12 mila. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità parlando di più di due milioni di contagiati minorenni dall’inizio della pandemia. Di questi, 12 mila sono finiti in ospedale e 300 in rianimazione.