Covid e rabdomiolisi, com'è morto il bimbo di 10 anni di Torino - QdS

Covid e rabdomiolisi, com’è morto il bimbo di 10 anni di Torino

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Covid e rabdomiolisi, com’è morto il bimbo di 10 anni di Torino

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martedì 25 Gennaio 2022

Verrà effettuata l’autopsia sul bambino di dieci anni morto per Covid all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Il bimbo non aveva patologie preghesse

Verrà effettuata l’autopsia sul bambino di dieci anni morto per Covid all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. «Il paziente non soffriva di patologie e non era vaccinato, anche se la sua è una famiglia di
vaccinati», precisa Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita.

Cosa è successo

«A seguito di febbre, nausea, vomito e dolori muscolari è stato ricoverato a Mondovì» e poi a Torino, «dove sono state messe in atto le terapie per contrastare la rabdomiolisi», una necrosi massiva del tessuto muscolare che è tra i danni che può provocare il virus. «Purtroppo non c’è stato nulla da fare», aggiunge la professoressa Fagioli, secondo cui «in questa quarta ondata è cambiato il paradigma e per i più piccoli sono aumentate le possibilità di ammalarsi e di avere quindi conseguenze gravi».

“Il piccolo prima di contrarre l’infezione da Sars-CoV-2 non aveva altre patologie. Come unico elemento sono stati riferiti episodi di crisi epilettiche. Abbiamo quindi chiesto l’autopsia”, riferisce all’Adnkronos Salute Franca Fagioli, direttrice Dipartimento pediatrico, ospedale infantile Regina Margherita, Città della Salute e della Scienza. “Il bambino è diventato Covid-positivo qualche giorno fa al suo domicilio – ricostruisce la specialista – Dopo poco ha avuto febbre, nausea, vomito e dolori muscolari importanti. E’ stato per questo portato all’ospedale di Mondovì la notte scorsa, dove è arrivato con un quadro di rabdomiolisi, un evento che si può avere dopo infezioni virali, in particolare scatenato dal virus dell’influenza. In questo caso dal Covid. Il bambino è stato quindi trasferito immediatamente da noi, perché siamo centro di primo livello con terapie intensive”.

I medici

Il piccolo paziente, continua la dottoressa, “è arrivato ieri a fine mattinata in condizioni già molto precarie ed è stato ricoverato immediatamente in terapia intensiva Covid, dove è stato curato per la rabdomiolisi acuta “. Il bimbo però “non è mai migliorato, ma è andato via via peggiorando e purtroppo alle 5.55 è deceduto”.

“La direzione aziendale della Città della Salute di Torino si stringe alla famiglia in questo momento di profondo dolore”, si legge in una nota della Città della Salute di Torino di cui fa parte il Regina Margherita.

“E’ una notizia che non avremmo mai voluto apprendere, una tragedia per la famiglia a cui ci stringiamo forte, ma anche per la nostra regione che sta mettendo in campo ogni forza per proteggere da questo maledetto virus ogni cittadino, a cominciare dai più piccoli”, scrive in una nota il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Sappiamo dall’ospedale Regina Margherita che i genitori sono entrambi vaccinati, ma che non avevano ancora potuto richiedere la vaccinazione del bambino per ragioni legate al suo stato di salute – aggiunge Cirio – una circostanza drammatica e profondamente dolorosa, che speriamo con tutto il cuore possa far riflettere chi invece non ha impedimenti per vaccinare subito i propri figli. Pur nelle preoccupazioni comprensibili di ogni genitore, è fondamentale capire l’importanza di vaccinare i nostri bambini”, aggiunge Cirio.

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