Long Covid e sintomi, disturbi olfatto dopo anno: lo studio

Long Covid e sintomi, disturbi olfatto dopo anno: lo studio

A fare chiarezza sul fenomeno sono i risultati di uno studio prospettico, primo al mondo, condotto su 152 pazienti e coordinato da Arianna Di Stadio

Dallo studio sono stati esclusi pazienti con alterazione dell’olfatto, cefalea, o disturbi mnemonici precedenti all’infezione. I pazienti sono stati esaminati tramite esame olfattometrico, esame endoscopico nasale, scale di valutazione delle cefalea, valutazione della cognitivi, Mini Mental State Examination (Mmse). La disfunzione olfattiva è stata stratificata e classificata in base alla severità del deficit e in base alla presenza o meno di distorsione dell’olfatto (parosmia, cacosmia). I dati inerenti l’olfatto, la cefalea, la confusione ed il Mmse sono stati analizzati per valutare eventuali connessioni.

“I pazienti che riferivano cefalea, confusione mentale, o entrambe – evidenziano i ricercatori – mostravano un rischio significativamente maggiore di soffrire di anosmia e/o iposmia se confrontati con la controparte senza sintomi neurologici. Nessuno dei pazienti ha riportato un punteggio ridotto al Mmse. Nella nostra coorte di pazienti post-Covid con sintomi olfattivi persistenti oltre i 6 mesi, la cefalea ed il coinvolgimento cognitivo erano associati con deficit olfattivi più severi, coerentemente con meccanismi neuroinfiammatori mediatori di una varietà di sintomi nei pazienti con sindrome Long Covid”.

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