Covid in gravidanza, rischi di morte, fare il vaccino - QdS

Covid in gravidanza, rischi di morte, fare il vaccino

redazione web

Covid in gravidanza, rischi di morte, fare il vaccino

lunedì 26 Aprile 2021

Secondo uno studio il rischio della vita per le donne incinte aumenta di venti volte. Consigliata, dunque, l' immunizzazione. Affidare ai consultori una corretta informazione su questo problema

Le donne che hanno contratto Covid-19 durante la gravidanza hanno una probabilità venti volte maggiore di morire rispetto a donne incinte che non hanno contratto il virus.

A evidenziarlo è uno studio internazionale pubblicato su Jama Pediatrics, che conferma l’utilità del vaccino anche durante un momento delicato come la gestazione.

L’indagine, guidata dall’University of Washington e dall’Università di Oxford e condotta tra aprile e agosto 2020, ha coinvolto più di cento ricercatori e 2.100 donne incinte di 43 ospedali in 18 nazioni a basso, medio e alto reddito.

Ogni donna affetta da Covid-19 è stata confrontata con due donne incinte non infette che hanno partorito nello stesso arco di tempo nello stesso ospedale.

“Sebbene altri studi abbiano esaminato gli effetti di Covid sulle donne gravide, questo è tra i primi studi ad avere un gruppo di controllo simultaneo con cui confrontare i risultati”, ha affermato Michael Gravett, uno degli autori principali, professore di ginecologia dell’ University of Washington School of Medicine.

I dati mostrano che le donne incinte non hanno più probabilità di contrarre il Covid-19 ma, se lo contraggono, hanno maggiori probabilità di morte, di richiedere cure in terapia intensiva, così come di avere un parto pretermine e preeclampsia.

Tra le madri che sono risultate positive alla malattia, anche l’11,5% dei loro bambini è risultato positivo, i bimbi avevano maggiori probabilità di nascere pretermine, ma le loro infezioni erano generalmente lievi.

Circa il 40% delle donne in questo studio è risultato asintomatico e queste non erano a maggior rischio di complicanze legate al Covid o al parto. Mentre quelle obese o affette da ipertensione o diabete erano a maggior rischio di malattia grave.

Dati come questi, concludono i ricercatori, “supportano la decisione di indicare l’idoneità al vaccino per le donne in gravidanza, che inizialmente erano considerate a basso rischio di Covid-19 grave”.

“Vediamo molti dubbi da parte delle donne in gravidanza nei confronti del vaccino anti-Covid – spiega Antonio Chiantera, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) – e poca percezione dei rischi di questa malattia. Rischi che aumentano se aumentano condizioni particolari, come età avanzata, sovrappeso, diabete, malattie cardiovascolari”.

“Sicuramente – aggiunge – è consigliato vaccinarsi contro il Sars-Cov-2 a tutte le gestanti a partire dalla 20-24/ma settimana di gravidanza, quando il feto è già perfettamente formato, mentre per quanto riguarda le settimane precedenti non abbiamo ancora dati disponibili”.

“Dovremmo sollecitare la corretta informazione nei consultori e in tutti i punti nascita e ogni ginecologo – conclude – dovrebbe impegnarsi a spiegare a queste donne che proteggendo se stesse proteggono anche il bimbo”.

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