Covid, Iss, "Allarme varianti, si infettano di più i giovani" - QdS

Covid, Iss, “Allarme varianti, si infettano di più i giovani”

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Covid, Iss, “Allarme varianti, si infettano di più i giovani”

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venerdì 12 Febbraio 2021

In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus ora circolante. Le varianti sembrano essere maggiormente trasmessibili.

“In Italia la curva ci indica una situazione stabile ma il numero di regioni che segnala un aumento nell’incidenza dei casi comincia a crescere”. Lo afferma il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.

“La popolazione più giovane sta contraendo l’infezione ed è un fenomeno che stiamo analizzando. C’è una crescita inoltre dei casi asintomatici e paucisintomatici – aggiunge -. Il numero di operatori sanitari che si infettano si sta riducendo e il decremento è abbastanza rilevante, e questo è un segnale positivo dell’impatto della vaccinazione. Il decremento dei decessi sta avvenendo molto lentamente'”.

Varianti più trasmissibili, possibile crescita di nuovi casi e riduzione efficacia vaccini

“Siamo in una fase molto delicata dell’epidemia, con circolazione diffusa delle varianti che sono più trasmissibili. Ci sono dunque segnali di controtendenza ed è necessaria grande precauzione. Ci potrebbe essere una crescita di nuovi casi se non si rafforzano le misure. Ci sono 2 regioni a rischio alto e un Rt che risale a 0,95 – ha continuato Brusaferro -. In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante“.

“Abbiamo dei segnali che ci dicono che dobbiamo prestare grande attenzione a questa fase di transizione dell’epidemia, ma quello che più ci preoccupa è la presenza di varianti virali. Quella sudafricana e brasiliana possono ridurre parzialmente l’efficacia dei vaccini, quindi dobbiamo sbrigarci nelle vaccinazioni”. A dirlo è il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.

Nello studio sulle varianti in Italia condotto dall’Iss “sono emerse 495 varianti uk, ma la prevalenza varia dallo 0,5% di alcune aeree ad aree con il 59% di prevalenza, a seconda dei tempi di entrata della variante – continua Rezza -. La variante inglese, per quanto ne sappiamo, non diminuisce l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili e la corsa alla vaccinazione è molto importante, ma si trasmette più velocemente e quindi è bene non allentare le misure di prevenzione e controllo. Dobbiamo rallentare infatti la velocità di circolazione del virus”.

Per il vaccino AstraZeneca, dopo le raccomandazione dell’Oms che hanno indicato la possibilità di vaccinare gli over-65, “adesso è prevista una riunione ministero-regioni-Aifa che dovrebbe cercare di trovare una soluzione”, conclude il direttore.

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