Covid, variante Kraken nuova minaccia: sintomi e rischi - QdS

Covid, variante Kraken nuova minaccia: sintomi e rischi

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Covid, variante Kraken nuova minaccia: sintomi e rischi

Redazione  |
martedì 10 Gennaio 2023

Il 2023 si apre con un nuovo osservato speciale nel monitoraggio del Covid: rilevata lo scorso ottobre, è in aumento negli Usa e in Europa

La variante Kraken sotto i riflettori. Il 2023 si apre con un nuovo osservato speciale nel monitoraggio del covid, non solo in Italia. Gli esperti si concentrano sulla nuova sottovariante Covid Xbb1.5, identificata appunto come Kraken: quali sono i sintomi? I contagi aumentano? Kraken buca i vaccini? Tutte domande che diventano attuali mentre, giorno dopo giorno, si prova a delineare l’identikit della nuova variante. L’epidemiologo britannico Tim Spector, su Twitter, si è espresso in questi termini su Xbb1.5: “Potrebbe essere la nuova variante a cui prestare attenzione nel 2023”. Gli esperti della Columbia University affermano “che è molto probabile che abbia avuto origine negli Stati Uniti, con il primo caso rilevato nell’area di New York ad ottobre 2022″.

Variante presente in 20 Paesi

Kraken avrebbe già lasciato il segno in oltre 20 paesi: “Originariamente rilevata nell’ottobre 2022, è in aumento negli Stati Uniti e in Europa ed è stata identificata ora in più di 25 paesi”, ha detto recentemente il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. L’ultimo quadro tratteggiato dall’Oms ha evidenziato 6 varianti di Sars-Cov-2 sotto osservazione: rappresentano il 74,4% dei casi nel mondo nella settimana dal 12 al 18 dicembre e hanno sostituito i precedenti lignaggi discendenti Ba.5. Sulla base delle evidenze più recenti, sottolinea l’Oms, “non esiste indicazione di una maggiore gravità associata a queste varianti sotto monitoraggio rispetto alle prime Omicron”.

I sintomi

I sintomi della malattia sono sostanzialmente invariati e simili a quelli dell’influenza: mal di gola e tosse, raffreddore, stanchezza, dolori muscolari e articolari. Fra le 6 varianti sorvegliate speciali, anche Xbb, che nella settimana considerata ha una prevalenza del 6,8%, inclusa Xbb1.5: appunto, Kraken. E proprio quest’ultima risulta in aumento: le sequenze segnalate alla piattaforma Gisaid sono passate da 525 (5-11 dicembre 2022) a 667. Le altre varianti sotto il monitoraggio dell’Oms sono Bq.1 (44,9%), Ba.5 con le sue mutazioni (10,3%), Ba.2.75 (11,8%), Ba.4.6 (0,6%) e Ba.2.3.20 (<0,1%). Omicron 5 e i suoi sottolignaggi restano dominanti, ma in calo. I modi per evitare una nuova ondata sono sempre gli stessi: screening e tamponi rapidi, indossare mascherine di alta qualità, ricambio efficace e costante dell’aria nei luoghi chiusi e vaccini aggiornati.

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