Domani, alle 9.30, Palermo ricorderà i cinque operai morti nel crollo dello stadio Renzo Barbera 33 anni fa. Saranno presenti Cgil Palermo e Fillea Cgil, che deporranno una corona sul luogo del tragico incidente sul lavoro, e anche il direttore del Palermo Football Club, Giovanni Gardini, e il suo staff.
Un modo per ricordare anche tutte le vittime degli incidenti sul lavoro. A ricordare le vittime ci sarà anche Giovan Battista Inguglia, allora operaio 43enne che vide la tragedia consumarsi sotto i propri occhi.
Incidente sul lavoro, il tragico crollo al Barbera 33 anni fa
Era il 30 agosto del 1989. Durante i lavori per ampliare lo stadio Barbera a Palermo in attesa dei mondiali di calcio del 1990, il crollo di una tribuna in costruzione provocò la morte di 5 operai.
Tutte giovanissime le vittime, tra i 28 e i 31 anni: Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri. Furono travolti e schiacciati da tonnellate di ferro e acciaio.
Il dramma senza fine, Sicilia nona per morti sul lavoro
Oggi, come 33 anni fa, i sindacati pongono l’accento sulle condizioni di sicurezza nei cantieri e lo fanno avviando con il Palermo Football Club una campagna di sensibilizzazione contro gli infortuni sul lavoro, lanciando l’hashstag #bastamortisullavoro. Un altro momento simbolico della campagna è in programma sempre al Barbera il prossimo 9 settembre, giorno della partita contro il Genoa: la Fillea comprerà 100 biglietti di curva da devolvere agli edili palermitani.
“Quanto è accaduto 33 anni fa e quanto ancora oggi accade nei cantieri palermitani ci obbliga ad affrontare in maniera inequivocabile il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e le condizioni in cui operano gli edili palermitani”, dicono il segretario generale Cgil Palermo, Mario Ridulfo, e il segretario generale Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo. “Troppe morti, troppe irregolarità emergono in questi ultimi anni, con dei veri e propri bollettini di guerra”.
Secondo i dati forniti dall’Inail, e rielaborati dall’Osservatorio Vega Engineering, la Sicilia si trova al nono posto tra le regioni italiane con 22 infortuni mortali nel primo semestre di quest’anno. L’incidenza, sui numeri nazionali, è del 6,4%.
La situazione, secondo i segretari di Cgil e Fillea, si è acuita, soprattutto da quando “il Governo ha introdotto i bonus edilizi, che hanno dettato tempi e modalità determinando una corsa pazzesca tra le imprese, alcune costituite ad hoc, per accaparrarsi ingenti fette di denaro. Uno scenario in cui non solo si sono notevolmente abbassate le condizioni di sicurezza, ma in più si aggiungono notizie di altre falle nel sistema, come quella sulle finte attestazioni dei corsi sulla sicurezza, che gettano ancora più ombre e preoccupazioni sul settore”.
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