Più indietro la zona Sud, mentre ancora non è partito il “porta a porta” nel lotto Centro. L’export però sembra inevitabile, Pogliese: "Criticità che rischia di incidere sulla Tari"
CATANIA – Una svolta. Non usano mezzi termini il sindaco Pogliese, l’assessore Barresi e il presidente della Srr Catania metropolitana Francesco Laudani. Tutti e tre sono concordi nell’illustrare i risultati raggiunti a due mesi dall’avvio del nuovo appalto dei rifiuti. Che resta incompleto: manca infatti ancora il lotto Centro, il più popoloso e complesso, ancora da aggiudicare per via di alcuni giudizi pendenti, e assegnato in proroga alla Dusty.
I risultati sono stati presentati ieri, a Palazzo degli Elefanti, in occasione della consegna dei mastelli alle famiglie coinvolte nella raccolta porta a porta; alla presenza anche del presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione e dei presidenti dei sei Municipi, Pogliese ha tracciato un primo bilancio di questa fase di avvio.
“Una tendenza chiara e incontrovertibile”
“Con la consegna dei mastelli ai cittadini residenti nelle zone Nord e Sud della città – ha detto il sindaco – la svolta nel sistema di raccolta dei rifiuti avviata lo scorso primo novembre segna un ulteriore decisivo passo in avanti. I dati registrati in questi primi mesi sono molto confortanti e indicano una tendenza chiara e incontrovertibile che ci sta conducendo a una situazione completamente diversa rispetto al passato. Nella zona Nord, che ha già completato tutti gli step, siamo passati dall’1,6% al 43,5% di rifiuti differenziati. Nella zona Sud, dove gli step del porta a porta sono ancora a metà, siamo passati dal 4,08% al 23% di differenziata. Ovviamente – ha aggiunto – anche in questo caso, aumenteranno rapidamente i livelli poiché entro marzo completeremo gli step di porta a porta in tutto il territorio di quel lotto”.
Il primo cittadino non ha nascosto le criticità, come quella legata alla discarica di Lentini, per cui ha chiesto scusa. La situazione però non è mutata, e presto si riproporrà la necessità di esportare i rifiuti. “La scadenza che prima era a gennaio è stata posticipata al 31 marzo – continua Pogliese. Ci auguriamo che la Regione siciliana faccia la propria parte in tal senso. Questa è un’altra criticità che rischia di incidere sulla Tari. Possiamo ridurre il costo del conferimento, ma potremmo dover pagare di più perché costretti ad esportare”.
Soddisfatta la Srr
“Finalmente – ha detto il presidente Laudani – comunichiamo le attività che abbiamo portato avanti con il Comune di Catania. Novità importanti con dati rassicuranti che ci fanno capire che siamo vicini alla svolta, seppur con dati parziali – conclude – dal momento che il lotto Centro, a seguito di ricorsi, non è stato assegnato”.
A breve arriveranno le telecamere
Tra un mese il Tar dovrebbe pronunciarsi. In attesa che tutta la città venga coinvolta, si lavora nei lotti assegnati dove, a breve, arriveranno le telecamere che si sommeranno all’attività dei vigili urbani. Come illustrato dall’assessore Barresi. “Anche grazie alla doppia delega, Ambiente e Polizia locale, abbiamo potuto attivare un sistema dei controlli più incisivo anche per far comprendere l’assoluta necessità del rispetto delle regole per il benessere di tutti”,- ha spiegato.
“Dal 16 novembre, sono stati emessi 2.505 verbali, 896 nei confronti di non residenti, in gran parte provenienti dai comuni vicini. Presto – ha aggiunto – faremo un ulteriore passo in avanti, con la collaborazione del Consiglio comunale per l’installazione e l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza in città, anche in relazione ai dati sensibili. Prevediamo di installarne 120 nei tre lotti, nord, sud e centro, sulla base di quanto previsto nell’ambito dell’appalto alle aziende e in parte grazie al progetto di democrazia partecipata votato dai cittadini”.