Dissesto Catania, conclusi i primi 22 accordi - QdS

Dissesto Catania, conclusi i primi 22 accordi

Melania Tanteri

Dissesto Catania, conclusi i primi 22 accordi

sabato 04 Aprile 2020

Disponibili 35 milioni. Il sindaco Salvo Pogliese: “Ho chiesto di accelerare perché c’è bisogno di liquidità”

CATANIA – Una boccata di ossigeno in un momento particolarmente difficile. Questo rappresenterebbe per moltissimi imprenditori catanesi, piccoli e medi, il pagamento da parte del Comune dei debiti maturati negli anni passati e finiti all’interno della massa passiva del dissesto. Eppure, come evidenziato anche dal nostro direttore in un appello al sindaco Pogliese lanciato dal nostro sito web lo scorso 24 marzo, quel che poteva essere fatto tarda ad arrivare, mente le aziende arrancano, messe in ginocchio dall’emergenza coronavirus.

Qualcosa però sembra stia iniziando a muoversi per quanto, per il momento almeno, timidamente. Sono infatti già state portate a termine alcune transazioni e, a breve, dovrebbero partire le prime liquidazioni.

Come conferma il primo cittadino. “Dalle informazioni che ho – afferma Salvo Pogliese – so che sono stati già fatti 22 accordi transattivi su 25 proposte (per un valore complessivo di 87 mila euro) e che sono state avviate anche le procedure per il pagamento che dovrà avvenire entro una quindicina di giorni”. La somma disponibile è di circa trentacinque milioni di euro; il criterio selettivo, come scritto più volte, è quello cronologico di ricezione delle richieste e gli invii stanno procedendo nello stesso ordine. “Gran parte dei creditori pare stia accettando” – conferma il sindaco.

Quando terminerà la fase dell’invio delle proposte di accordo – che prevede il 40% per i crediti risalenti all’esercizio finanziario 2018; il 50% per i crediti risalenti agli esercizi finanziari dal 2017 al 2013 e, infine, il 60% per i crediti risalenti agli esercizi finanziari 2012 e precedenti – però non è dato saperlo anche se, stando ad alcune indiscrezioni, l’intera procedura potrebbe essere completata nell’arco di tre anni.

“Quanto alla fine dell’invio – continua il sindaco – non sono grado di dire quando sarà completato ma ho chiesto espressamente di accelerare perché c’è bisogno di liquidità”.

Così il Comune, appesantito dalla condizione di dissesto e messo alla prova dell’emergenza sanitaria, così come gli altri enti del Paese. Per aiutare i quali si è mossa l’Anci che ha chiesto alla Cassa depositi e prestiti la possibilità di rinegoziare i mutui per tutti i comuni. La misura si tradurrà nel far pagare alle prossime scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre solo la quota di interessi. “Noi abbiamo oltre 950 milioni di mutui su un miliardo e 600 milioni di debiti complessivi – conclude il primo cittadino. Rinegoziarli con tassi diversi sarebbe per noi davvero importante”.

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