Donazione organi, 3 siciliani su 10 dicono “no” - QdS

Donazione organi, 3 siciliani su 10 dicono “no”

Pietro Vultaggio

Donazione organi, 3 siciliani su 10 dicono “no”

mercoledì 23 Dicembre 2020

Regione poco generosa: lo rivela l’Indice del Dono 2020, il rapporto elaborato dal Centro nazionale trapianti. Ustica isola felice con dati in controtendenza: qui 8 cittadini su 10 hanno espresso la volontà di donare

PALERMO – Donare i propri organi è un atto d’amore per una vita in difficoltà, donare a chi ha necessità di essere curato è una grande opportunità: attraverso il trapianto è possibile salvare e migliorare la qualità di vita di molti pazienti. Su questo tema la Sicilia non gode di ‘ottima salute’, infatti l’Isola è ultima in Italia nelle dichiarazioni di volontà sulla donazione degli organi registrate negli uffici anagrafe.

Il dato emerge dall’Indice del Dono 2020, il rapporto è stato elaborato dal Centro Nazionale Trapianti per valutare i risultati della raccolta delle dichiarazioni attraverso il rilascio o il rinnovo della carta d’identità elettronica. Tra le regioni, la Sicilia è all’ultimo posto con un indice del 44,92 per cento. Tra i segnali di allerta registrati dall’analisi dei dati nazionali, c’è la crescita del tasso di opposizione alla donazione: più di 3 cittadini su 10 si dichiarano contrari (34% i “no” censiti nel 2020 contro i 32.8% dell’anno precedente).

Ma se da un lato la Sicilia è ultima come regione italiana, dall’altro è prima con Ustica tra le comunità con meno di cinquemila abitanti, dove più di otto cittadini su dieci hanno scelto di registrare la propria volontà alla donazione e più di sette su dieci hanno detto di sì. Un risultato che fa del piccolo comune siciliano di 1.318 abitanti il migliore in assoluto, in ambito nazionale. Leggendo il report, tra i Comuni siciliani con più di centomila abitanti, Catania ha un indice del dono del 40.36 %, Palermo del 43.89%, Siracusa 47.33%, Messina 49.35%. Dai dati relativi alle province emerge che Enna è ottantesima in Italia con un indice del dono del 48.58, seguono Messina (47.78), Palermo (45.96), Trapani (45.45), Siracusa (44.86), Ragusa (44.76), Agrigento (43.34), Caltanissetta (43.11), Catania (42.88).

Cosa fare per migliorare la situazione? La parola chiave è sensibilizzare, come detto da Giorgio Battaglia, coordinatore regionale del Centro Trapianti Sicilia: “Questi dati ci inducono a ritenere che bisogna impegnarsi, con maggior vigore, nelle campagne di sensibilizzazione, coinvolgendo le amministrazioni locali. Le campagne di comunicazione devono essere rinnovate periodicamente per mantenere viva l’attenzione dei cittadini e al contempo è necessario offrire una formazione più capillare agli operatori degli uffici anagrafici, in modo che, così come prevede la normativa, possano offrire questa possibilità a tutti i cittadini in modo chiaro e informato”.

Infatti, spesso, è proprio la paura creata dalla disinformazione a far indietreggiare le idee e le decisioni. Ogni anno, grazie al trapianto, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena. Chi ha ricevuto un trapianto può riprendere la propria vita, tornare al lavoro, fare sport e avere figli.

Quali sono i modi con cui è possibile dichiarare la propria volontà? Firmando il modulo per la dichiarazione presso la propria Azienda Sanitaria Locale di appartenenza; firmando il modulo per la dichiarazione al rilascio o al rinnovo della carta d’identità presso l’ufficio anagrafe del Comune; compilando e firmando il Tesserino “Blu”, che deve essere portato sempre con sé; riportando la propria volontà su un foglio di carta libera, completo di data e firma; compilando una delle tessere per la donazione distribuite dalle Associazioni di settore e conservandola tra i propri documenti personali ed anche compilando il modulo dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule. Si può cambiare idea in qualsiasi momento: ai fini della donazione, infatti, è sempre valida l’ultima dichiarazione resa in ordine temporale e non esistono limiti di età per esprimere la propria volontà sulla donazione.

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