"Guidare il futuro", il Dinner Debate dell'ECG a Bruxelles

“Guidare il futuro”, ECG sottolinea l’urgenza di una regolamentazione semplificata nel settore FVL

“Guidare il futuro”, ECG sottolinea l’urgenza di una regolamentazione semplificata nel settore FVL

Redazione  |
mercoledì 26 Marzo 2025

Dibattito sul Piano d'Azione della Commissione Europea per il futuro dell'industria automobilistica europea.

ECG – l’Associazione Europea della Logistica dei Veicoli, ha ospitato un Dinner Debate il 18 marzo 2025 al Parlamento Europeo a Bruxelles, intitolato “Guidare il futuro: il ruolo della logistica dei veicoli finiti nell’industria automobilistica europea”.

Operatori del settore, responsabili politici e stakeholder chiave hanno discusso del crescente onere amministrativo causato dalla regolamentazione e della necessità di adottare un approccio a lungo termine per una supply chain efficiente e resiliente nel settore FVL (Finished Vehicle Logistics), in un momento in cui i produttori automobilistici potrebbero beneficiare di un alleggerimento dal punto di vista normativo.

“Guidare il futuro”, il Dinner Debate dell’ECG a Bruxelles

Il Piano d’Azione pubblicato dalla Commissione Europea il 5 marzo permetterebbe ai costruttori di automobili di compensare il loro obiettivo di conformità alle emissioni di CO₂ su una media di tre anni fino al 2027, mantenendo comunque l’ambizione generale degli obiettivi fissati per il 2025. Inoltre, le proposte incluse nel pacchetto Omnibus I, che prevedono il rinvio di alcuni obblighi di rendicontazione, offrirebbero alle aziende, in particolare alle PMI nel settore FVL, il tempo necessario per adattarsi senza pressioni eccessive e per concentrare i loro investimenti nella decarbonizzazione delle operazioni.

Wolfgang Göbel, presidente di ECG, ha dichiarato: “Numerosi obblighi di rendicontazione comportano un aumento dello sforzo burocratico, con costi elevati sia per le aziende sia per le autorità incaricate della revisione di questi rapporti. Questo crea un significativo onere amministrativo senza realmente ridurre le emissioni di CO₂, e al contempo sottrae risorse a potenziali investimenti a causa degli elevati costi amministrativi. Accogliamo con favore queste iniziative, le semplificazioni delle normative UE nel pacchetto Omnibus I e l’approccio pragmatico per ridurre l’onere amministrativo della rendicontazione. Inoltre, la flessibilità proposta nel Piano d’Azione per l’industria automobilistica consentirà al settore di recuperare competitività, pur rispettando gli obiettivi climatici”.

Göbel rappresenta una delle oltre 200 aziende associate a ECG, che operano con camion, navi e vagoni ferroviari per trasportare milioni di veicoli in tutta Europa ogni anno.

Il dibattito

Durante il dibattito, i partecipanti hanno evidenziato i costi della transizione ecologica, la necessità di bilanciare gli obiettivi di sostenibilità con la crescita economica e hanno sostenuto la necessità di regolamentazioni più chiare, che non gravino eccessivamente sulle imprese. La trasformazione in corso per la decarbonizzazione del settore FVL continuerà come previsto.

Göbel ha sottolineato: “Alla fine, il costo della transizione ecologica deve essere condiviso con un impegno a lungo termine. La trasformazione non può avvenire su base trimestrale.”

Cosa serve adesso

L’evento è stato ospitato dall’eurodeputato Alexandr Vondra, membro del Gruppo ECR e della Commissione per l’Ambiente, il Clima e la Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo. Vondra ha criticato il piano della Commissione definendolo una “catastrofe”, chiedendo un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico invece di focalizzarsi esclusivamente sull’elettromobilità e sottolineando la necessità di includere anche i veicoli commerciali pesanti, attualmente esclusi dalle proposte della Commissione.

Alexandr Vondra ha dichiarato: “Ora sono necessarie tre cose fondamentali:

  1. La media triennale delle sanzioni non è sufficiente. Serve di più, almeno cinque anni.
  2. Il focus unilaterale sull’elettromobilità deve finire. Dobbiamo puntare sulla neutralità tecnologica, includendo i motori a combustione alimentati da carburanti sintetici e altre soluzioni.
  3. Una revisione nel 2025 va bene, ma al momento non si sta affrontando affatto il tema dei veicoli pesanti. Dobbiamo fare molto, molto di più.”

L’industria automobilistica è uno dei settori più regolamentati in Europa”.

Wolfgang Göbel ha aggiunto: “ECG non è contraria alla regolamentazione, ma le norme devono essere progettate per rendere il settore più efficiente e sicuro e per promuovere una concorrenza più equa. Nel corso degli anni sono state introdotte così tante regolamentazioni che oggi operare in modo efficiente è diventato quasi impossibile. Le aziende europee sono soggette a regole molto più severe rispetto a quelle applicate ai concorrenti al di fuori dell’Europa”.

Un esempio di regolamentazione relativamente semplice, ma ancora non finalizzata, è la Direttiva sui Pesi e Dimensioni e la mancanza di un’armonizzazione sulla lunghezza dei trasportatori di auto carichi. Questa normativa potrebbe portare a un trasporto più sostenibile ed efficiente, ma rimane in sospeso.

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