Ekipe Orizzonte, Meta e Beach Soccer: Catania domina nello sport

Dall’Ekipe Orizzonte alla Meta, passando per i campioni d’Europa del Beach: Catania al vertice dello sport

Dall’Ekipe Orizzonte alla Meta, passando per i campioni d’Europa del Beach: Catania al vertice dello sport

sabato 05 Luglio 2025

Catania domina nello sport: nella stessa stagione si sono laureati campioni l'Ekipe Orizzonte, la Meta Catania ed il Catania Beach Soccer

La stagione appena trascorsa resterà sicuramente negli annali della storia sportiva di Catania. Mai come quest’anno, infatti, la città dell’Elefante ha potuto fregiarsi di trionfi, belli ed allo stesso tempo prestigiosi, in svariate discipline. Dalla Pallanuoto Femminile al Futsal, passando per il Calcio su Sabbia: a dominare, in modo impetuoso, sono stati sempre i colori rossazzurri. Ekipe Orizzonte, Meta Catania e Catania Beach Soccer: queste le tre società che hanno tenuto altissimo l’onore di Catania in Italia e non solo, divenendo orgoglio e vanto di un intero popolo.

Le regine della pallanuoto: comanda sempre l’Ekipe Orizzonte

Le parole per descrivere cosa rappresenti l’Ekipe Orizzonte per Catania non bastano più. Le campionesse allenate da coach Martina Miceli hanno conquistato il 25esimo scudetto della loro storia, il sesto consecutivo. A far impressione, oltre naturalmente all’ennesimo tricolore conseguito, sono le statistiche. 25 titoli su 40 tornei di Serie A1 disputati, vale a dire il 60% di vittorie complessive. Numeri da panico, numeri leggendari. A guidare il club con lungimiranza e assoluta competenza c’è la presidente, Tania Di Mario, negli ultimi anni tornata anche part-time in acqua per aiutare le sue ragazze. Lei e Martina Miceli, indimenticabili campionesse olimpiche, costituiscono assoluta garanzia per il proseguo di un progetto – quello del sodalizio del patron Bartolini – che, oltre a collezionare successi, guarda sempre al futuro investendo tempo, strutture e risorse anche per il proprio settore giovanile. L’obiettivo, per la prossima annata, sarà naturalmente quello di riconfermarsi sul tetto d’Italia e, perchè no, tentare l’assalto a quella Champions League che ai piedi dell’Etna manca dal 2008: per le regine della pallanuoto, tuttavia, nulla appare impossibile.

Meta Catania, “Back2Back” tricolore

Se vincere è già difficile, riconfermarsi appare ancor più complicato. Non per la Meta Catania, capace di assicurarsi il secondo scudetto di fila nella Serie A di Futsal dopo aver fatto la storia appena 12 mesi prima. Per comprendere quanto stia diventando sempre più grande la realtà orchestrata dal presidente Enrico Musumeci, bastava osservare il PalaCatania nella finalissima contro Napoli. Oltre 4 mila spettatori presenti: una bolgia infernale tutta colorata di rossazzurro, impreziosita anche dal sostegno di ultras e gruppi organizzati. Più che la duplice vittoria del massimo campionato, tuttavia, il merito più grande di capitan Musumeci, Turmena, Podda o del tecnico Juanra – solo per citare alcuni dei protagonisti della scalata verso la gloria – è quello di aver avvicinato e fatto appassionare al Calcio a 5 adulti, ragazzi e bambini, assicurandosi un seguito corposo ed una fanbase mai così numerosa. La Meta, con lavoro certosino coniugato ad oculata lungimiranza, ha saputo entrare prepotentemente nell’èlite del parquet, accedendo anche alla Uefa Futsal Champions League ed ospitando più volte nell’impianto di Corso Indipendenza la Nazionale Italiana del CT Salvo Samperi. Da “underdog” a società vincente e di livello: l’impressione è che l’ascesa dei bicampioni d’Italia in carica sia soltanto agli albori.

Catania Beach Soccer sul tetto d’Europa

“Last but not least” c’è l’incredibile impresa targata Catania Beach Soccer. La creatura del pres. Giuseppe Bosco, spalleggiato dall’imprenditore Francesco Di Paola, si è laureata campione d’Europa qualche settimana fa a Nazarè, in Portogallo. Si, avete capito bene: il Catania Beach Soccer ha messo in bacheca la sua prima Euro Winners Cup, ossia l’equivalente della Champions League per il Calcio su Sabbia. La consacrazione continentale rappresenta la classica ciliegina sulla torta per un club che, forte dei suoi 3 scudetti (che potrebbero, chissà, diventare 4), 6 Coppe Italia e 8 Supercoppe di Lega, dal 2004 battaglia col coltello tra i denti sulla sabbia bollente delle spiagge del Belpaese e non solo. Come detto per la Meta Catania, anche in questo caso ci sono dietro sudore, fatica ed un’organizzazione maniacale sia dentro che fuori l’arena di gioco. Da coach Fabricio Santos allo storico capitano Fred Cabral, passando per uno staff tecnico e societario di assoluto spessore: portare a casa la Champions non è stata, affatto, una casualità.

Il punto sulle infrastrutture sportive

Detto delle meravigliose squadre “marca Liotru” che hanno saputo issare in alto il vessillo dell’Elefante, Catania punta a progredire anche dal punto di vista delle infrastrutture. A partire dal sopracitato PalaCatania, una vera e propria “bomboniera” all’avanguardia, in cui verrà adeguato – stando a quanto riferito ai microfoni del QdS dall’assessore allo Sport del Comune etneo Sergio Parisi – il sistema di climatizzazione dopo la “sauna” patita dai supporters presenti venerdì scorso per il mancato funzionamento dell‘aria condizionata. Entro giugno del 2026, inoltre, si potrà tornare a contare anche su un PalaNesima nuovo di zecca, riqualificato con ben 15 milioni di euro ricavati dai Fondi Comunitari. “I lavori stanno proseguendo in modo spedito – continua l’assessore – Sono state completate le operazioni inerenti al tetto, abbiamo iniziato gli interventi di posa di infissi e pareti nonchè l’installazione delle ringhiere: tutto procede secondo i piani”. Toccherà successivamente al PalaSpedini essere teatro di rigenerazione “cosicchè, nell’arco di breve tempo, Catania potrà diventare la prima città del Sud Italia per numero di palazzetti sportivi“, conclude Sergio Parisi.

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