Elezioni 2024, caos seggi a Palermo: cosa succede

Elezioni 2024, caos seggi a Palermo: pioggia di rinunce, polemiche e convocazioni

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Elezioni 2024, caos seggi a Palermo: pioggia di rinunce, polemiche e convocazioni

Redazione  |
sabato 08 Giugno 2024

Oltre 1.700 rinunce annunciate a poche ore dall'inizio delle votazioni: ecco cosa succede a Palermo.

Il momento delle elezioni europee e amministrative 2024 è arrivato e iniziano già le prime polemiche e i primi ostacoli: si rischia un caos seggi a Palermo, con ben 1.700 scrutinatori selezionati che avrebbero rinunciato alle lettere d’incarico inviate dalla polizia municipale.

Il Comune di Palermo ha inviato una nota per chiedere a eventuali sostituti di presentarsi ai seggi.

Elezioni 2024, caos seggi a Palermo: cosa succede

Dalle 9 di questa mattina, gli scrutinatori dovrebbero essere pronti a iniziare la lunga tornata elettorale che li terrà impegnati fino a lunedì notte/martedì sia per le elezioni europee che – per i Comuni dove si vota per rinnovare l’Amministrazione comunale – per le amministrative. A Palermo, però, potrebbe esserci un ostacolo di non poco conto: pare che su 2.400 sorteggiati, più di 1.700 abbiano rinunciato all’incarico di scrutinatori.

All’origine di quello che è stato battezzato come un potenziale “caos seggi” a Palermo ci sarebbero i compensi ritenuti troppo bassi: 110 euro per due giorni ininterrotti di servizio. Si rischia una “replica” di quanto accaduto in occasione delle regionali del 2022, che vide l’assenza di molti scrutinatori ma anche di presidenti di seggio.

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La nota

Sperando di scongiurare il caos seggi, il Comune di Palermo – lo scorso 6 giugno – ha inviato una nota. “L’ufficio Coordinamento elettorale informa che i cittadini residenti ed elettori a Palermo, interessati a sostituire eventuali scrutatori assenti ai seggi delle elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno, potranno recarsi alle ore 8 di sabato mattina nei seggi. I presidenti dei seggi in via di costituzione procederanno, in tal modo, alla sostituzione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente”.

Immagine di repertorio

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