Elezioni, Cannella: “Meloni prima donna premier? Ha tutte le carte in regola” - QdS

Elezioni, Cannella: “Meloni prima donna premier? Ha tutte le carte in regola”

Pierangelo Bonanno

Elezioni, Cannella: “Meloni prima donna premier? Ha tutte le carte in regola”

sabato 17 Settembre 2022

Il QdS ha intervistato il coordinatore per la Sicilia Occidentale di Fratelli d’Italia. E sulla corsa alla Regione: “Schifani smorzerà asperità all’interno del cdx”

PALERMO – In prossimità del voto per le politiche e regionali il QdS ha incontrato Giampiero Cannella coordinatore di Fdi per la Sicilia Occidentale.

Giorgia Meloni Presidente del Consiglio non sembra apparire come una scelta scontata per gli alleati del centrodestra. Le appaiono fondati i dubbi o è solo strategia elettorale?

“È chiaro che sulla leadership della coalizione, anzi, sulla premiership, si sia innescato un dibattito alimentato soprattutto dai media, ma che ha un fondamento nell’evidenza che all’interno del centrodestra convivono personalità politiche carismatiche. La regola condivisa anche da Berlusconi e Salvini che il partito che conquista la maggioranza dei voti indica il presidente del Consiglio è la soluzione più appropriata per determinare chi dovrà guidare il futuro governo in caso di vittoria. E, stando ai sondaggi e alla percezione comune, Giorgia Meloni oggi ha i voti e tutte le carte in regola per essere la prima donna premier in Italia”.

In Sicilia, per le prossime elezioni regionali, dopo la rottura con il M5S il centrosinistra è evidentemente in profonda difficoltà. In caso di vittoria di Schifani il pericolo che le tensioni interne possano riesplodere come nel governo Musumeci, non potrebbero mettere a rischio la governabilità? Cosa è cambiato?

“Fratelli d’Italia ha mostrato una grande maturità e senso di responsabilità favorendo la candidatura di un esponente di Forza Italia al posto di Nello Musumeci. Musumeci avrebbe potuto a buon diritto ricandidarsi, ma l’ostilità di una parte del centrodestra, segnatamente di una componente interna agli azzurri, ha suggerito di puntare su di una figura di alto profilo come Renato Schifani. Siamo certi che l’esperienza dell’ex presidente del Senato sarà utilissima per smorzare le asperità di un dibattito interno al centrodestra che alcune volte, soprattutto per voce di ben determinati esponenti, è andato di molto sopra le righe”.

Come assessore del Comune di Palermo da pochi mesi, quali criticità ha ereditato dall’amministrazione Orlando?

“La sensazione è che la passata amministrazione, di fronte alle difficoltà di bilancio abbia gettato i remi in barca lasciando che la città andasse alla deriva. Ho trovato un settore strategico come quello della Cultura, in totale stato di abbandono, spazi chiusi, programmazioni inesistenti e dialogo con gli operatori del settore azzerato”.

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