Europee Francia, Macron convoca nuove elezioni: cosa succede

Francia in crisi dopo le Europee, Macron annuncia nuove elezioni e Le Pen trionfa: cosa succede

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Francia in crisi dopo le Europee, Macron annuncia nuove elezioni e Le Pen trionfa: cosa succede

Marianna Strano  |
lunedì 10 Giugno 2024

Dopo la vittoria di Rassemblement National di Marine Le Pen cambia tutto in Francia.

Le elezioni europee sconvolgono gli equilibri nazionali in Francia: il presidente Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblée Nationale e convocato nuove elezioni legislative dopo la vittoria di Rassemblement National, il partito dell’estrema destra guidato da Marine Le Pen.

Situazione difficile anche in altri Paesi d’Europa, dalla Germania all’Austria, dove l’estrema destra ha ottenuto ampio consenso e prospettato un cambiamento radicale in atto all’interno dell’Ue ma anche negli equilibri dei singoli Stati andati al voto.

Francia, i risultati delle elezioni europee e la decisione di Macron

Il presidente Macron ha convocato una riunione d’emergenza all’Eliseo e annunciato nuove elezioni legislative dopo i deludenti risultati delle Europee 2024. I francesi, quindi, torneranno alle urne tra poche settimane.

“Francesi, oggi avete votato per le elezioni europee. La lezione principale è chiara: non è un buon risultato per i partiti che difendono l’Europa”: queste le parole di Macron in un discorso alla Nazione, commentando la vittoria dell’estrema destra, che ha raggiunto il 40% dei voti espressi.

Dopo questi risultati “non posso comportarmi come se nulla fosse successo”, ha aggiunto Macron, confermando le nuove elezioni. “Ho deciso di restituirvi la scelta del futuro Parlamento attraverso il voto, quindi stasera scioglierò l’Assemblea nazionale”, ha detto il presidente francese con enorme delusione.

Quando si terranno le nuove elezioni in Francia

Le elezioni in Francia si terranno il 30 giugno e il ballottaggio 7 luglio. Manca quindi pochissimo per conoscere il nuovo volto della Francia. Un volto che, senza ombra di dubbio, sarà espressione delle forze ultraconservatrici ed estremiste che – in queste elezioni europee – hanno conquistato l’elettorato.

Il trionfo di Le Pen

L’exploit di Marine Le Pen e Jordan Bardella non è una sorpresa, si può dire che era nell’aria da tempo; di certo, però, lo stacco tra il partito di estrema destra risultato vincitore e le forze legate al presidente Macron è stato più evidente del previsto. Un risultato storico per Rassemblement National, che sfiora il 40% delle preferenze e raddoppia i risultati del partito di Macron. Cosa abbia determinato un simile crollo è difficile da dire: la situazione socio-economica in Francia è tesa da tempo, anche se – anche nelle parole della senatrice del Pd Beatrice Lorenzin – un elemento determinante nel crollo dei consensi potrebbe essere l’interventismo sul fronte Ucraina di Macron, tale da “spaventare anche il suo elettorato in Francia”.

“Siamo pronti a esercitare il potere, pronti a mettere fine a questa immigrazione di massa, a fare del potere d’acquisto una priorità, siamo pronti a rilanciare la Francia”, ha detto Marine Le Pen, accettando di buon grado la decisione di Macron di garantire le nuove elezioni nel Paese dopo i risultati della tornata elettorale europea.

L’avanzata dell’estrema destra

Il caso della Francia è emblematico, ma non isolato: le elezioni europee 2024 hanno mostrato un’Europa che si sposta sempre più a destra. In Austria vince l’estrema destra, in Germania – con un’affluenza record che supera il 60% – i giovani votano in massa Alternative für Deutschland (altro partito di estrema destra), in Olanda i due partiti di destra conquistano la maggioranza, in Italia si conferma la preferenza dell’elettorato per il partito della premier Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia). I risultati definitivi devono arrivare, ma è chiaro che da queste elezioni l’Ue uscirà profondamente mutata. Così come cambiata è la società che esprime il voto, stremata da crisi nazionali e internazionali e alla ricerca di modelli alternativi che sempre più spesso ritrova nelle forza conservatrici e ultraconservatrici.

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Immagine di repertorio

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