Le operazioni di spoglio sono concluse: ecco i risultati del Messinese.
Dominio di Sud chiama Nord ed exploit della Lega. Questo dicono i risultati delle le operazioni di spoglio dopo le elezioni per il rinnovo del Consiglio metropolitano di Messina che si sono da poco concluse. A primeggiare, confermando le previsioni della vigilia, è stato Sud chiama Nord, il movimento fondato da Cateno De Luca, che conquista quattro seggi.
Tra attese e sorprese
Un risultato che conferma la forza del gruppo nel territorio metropolitano, pur con qualche ombra rispetto alle attese: il quinto seggio, infatti, dato inizialmente come possibile, è sfumato nel gioco complesso dei voti ponderati.
A inseguire Sud chiama Nord è stata la Lega, che porta a casa tre seggi e si consacra primatista nel centrodestra messinese. Un exploit possibile grazie alla spinta proveniente dall’area tirrenica dove è di casa il senatore Nino Germanà. Decisivo, in questo senso, il cambio di rotta di Mirko Cantello, che ha avuto effetti determinanti: il consigliere ha scelto infatti di sostenere la Lega, penalizzando di fatto sia la Democrazia Cristiana sia i deluchiani stessi. Se Sud chiama Nord e Lega sorridono, non altrettanto può dirsi per la Dc, che resta fuori dai giochi.
Tengono botta Forza Italia, che conquista due seggi, e il Partito Democratico, che nella competizione ha corso nella lista “Pd-L’Alternativa” e ottiene anch’esso due consiglieri. Per i dem, si tratta di un risultato che permette di mantenere un presidio importante nell’assemblea metropolitana, mentre per Forza Italia il verdetto suona come un segnale di vitalità in un centrodestra sempre più frammentato in riva allo Stretto. Due i seggi anche per Fratelli d’Italia e uno per Grande Sicilia, il nuovo movimento politico fondato da Raffaele Lombardo, Gianfranco Miccichè e Roberto Lagalla, sostenuto a Messina dall’area genovesiana.
Ex Province, gli eletti del consiglio metropolitano a Messina
Ecco l’elenco degli eletti che siederanno nel nuovo Consiglio metropolitano di Messina:
- Sud chiama Nord: Carmelina Bambara, Giuseppe Crisafulli, Flavio Santoro, Daniela Zirilli
- Lega: Pinuccio Calabrò (sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto), Alberto Ferraù, Antonino Russo
- Fratelli d’Italia: Libero Gioveni, Francesco Perdichizzi
- Forza Italia: Carmelo Pietrafitta, Alessandra Milio
- Grande Sicilia: Ilenia Torre
- Pd-L’Alternativa: Felice Calabrò, Domenico Sebastiano Santisi
Tra i nomi spiccano figure di consolidata esperienza amministrativa come Pinuccio Calabrò, il sindaco di Barcellona, il cui peso politico potrebbe risultare decisivo nelle dinamiche interne del Consiglio. Da segnalare anche il ritorno sulla scena di Libero Gioveni, attuale consigliere comunale FdI, e l’affermazione di Ilenia Torre, la cui elezione certifica il radicamento di Grande Sicilia anche nella città dello Stretto.
Gli scenari futuri
Con la nuova composizione del Consiglio metropolitano di Messina, si apre ora una fase delicata, segnata dalla necessità di trovare nuovi equilibri tra forze politiche diverse. La partita vera, quella delle alleanze e delle strategie di governo, si giocherà nei prossimi mesi, in un contesto in cui il peso delle singole personalità rischia di contare quanto – se non più – delle sigle di appartenenza.
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