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Elezioni, il ritorno di Lombardo e la conferma di Sammartino

redazione

Elezioni, il ritorno di Lombardo e la conferma di Sammartino

Giuseppe Bonaccorsi  |
mercoledì 15 Giugno 2022

L’Mpa e la Lega “variante Luca” dominano la scena nei comuni della provincia. Flop di Fratelli d’Italia in controtendenza rispetto al dato nazionale. Per la sinistra una tornata da dimenticare

Uno dei primi sindaci ad essere rieletto in provincia di Catania, che ha visto 20 Comuni in campo per il rinnovo delle amministrative, è stato quello di Sant’Agata li Battiati. Il paese alle porte di Catania ha optato per un “usato sicuro” come Marco Rubino che ha totalizzato quasi l’80 per cento dei suffragi contro lo sfidante Rosario Torrisi. Rubino ha raccolto 3.417 voti contro gli 835 del contendente, con una galoppata che è stata senza intoppi. Il neo sindaco, che è vicino al deputato regionale Luca Sammartino, oggi della Lega, ma prima del Pd e di Italia Viva, ha detto che con “l’ampia maggioranza in Consiglio continuerà col suo programma di innovazione cominciato cinque anni fa”.

Luca Sammartino che ha colto la palla al balzo per inviare un chiaro monito anche al presidente della Regione, Nello Musumeci, riferendosi alla vittoria di Rubino, ha detto che quando il centrodestra unito presenta un candidato credibile non c’è partita per nessuno. Un messaggio inequivocabile al governatore uscente. Congratulazioni a Rubino son o arrivate anche dalla senatrice Valeria Sudano, candidata sindaco in pectore per la nuova tornata delle comunali.

L’ex Governatore a mani basse

Sammartino, però, dimentica o fa finta di non capire che non è il solo ad aver piazzato alcuni bandierine nello scacchiere della Sicilia orientale. Uno dei veri vincitori di questa tornata amministrativa in provincia di Catania è l’ex governatore Raffaele Lombardo che, fresco di assoluzione pe l’accusa di associazione mafiosa, ha calato dei poker d’assi in alcuni dei venti Comuni catanesi dove si è andati al voto.

Il leader del Mpa è stato protagonista di vittorie schiaccianti ad Acicatena dove Margherita Ferro, sostenuta da alcune liste civiche che fanno riferimento al Mpa, ha avuto un’affermazione importante sfidando l’uscente Oliveri. Netta affermazione del movimento lombardiano anche a Paternò dove l’ex governatore sfruttando la spaccatura del centrodestra ha piazzato, con alcune liste civiche, l’uscente Nino Naso che molti nel centrodestra davano per perdente, ma non Lombardo che ha colto l’occasione per sostenerlo e per farlo vincere. Naso alla fine dello spoglio ha totalizzato e superato il 40% dei suffragi superando abbondantemente la soglia prevista dalla legge per diventare sindaco al primo turno.
Altra affermazione degli uomini lombardiani si ha anche a Randazzo, dove c’era una situazione ingarbugliatissima, con un sindaco che si era dimesso. Si è tornati al voto dopo quattro mesi e il sindaco dimissionario Francesco Giovanni Sgroi ha avuto la meglio sul candidato Antonio Nino Grillo, di “Vivere Randazzo”, uomo di Sammartino. Lombardo riesce a piazzare anche quattro consiglieri di opposizione a Battiati, feudo di Rubino e di Sammartino, dove cala dal nulla un poker d’assi di consiglieri di opposizione. Anche dove perde alla fine vince.

A Santa Maria d Licodia vince invece il candidato Giovanni Buttò di area leghista, vicino a Sammartino, che ha puntato sulla forza del suo programma che poggia su una azione di trasparenza delle risorse pubbliche.

Secondo mandato a Militello per Burtone

Arriviamo anche a Scordia dove Franco Barchitta è stato rieletto primo cittadino per la soddisfazione di Forza Italia che ha fortemente sostenuto il suo candidato. Testa a testa invece a Palagonia con un colpo di scena notturno. Il sindaco uscente Salvatore Astuti era a un passo dal superamento della soglia del 40% dei suffragi che gli avrebbe dato la vittoria al primo turno, ma per una manciata di voti si è dovuto arrendere e adesso il 26 sfiderà al ballottaggio Franco Calanducci. Palagonia è l’unico paese dela provincia in cui si andrà al secondo turno. Per l resto in tutti gli altri 19 paesi al voto il sindaco è stato eletto al primo turno.

Per quanto riguarda gli altri eletti Santo Randone si è affermato a Licodia Eubea, mentre Militello concede un nuovo mandato al sindaco uscente Giovanni Burtone, figura di spicco del Partito democratico ed ex deputato nazionale. Burtone ha superato gli sfidanti Giuseppe Fucile, Antonella Basso La Bianca e Nicolò Sedini. Dino Parasole è invece il nuovo primo cittadino di S. M. di Ganzaria, mentre Giovanni Spatà ha la meglio a Mazzarrone sullo sfidante Vicenzo Amato. Affermazione di Vito Di Mauro ad Aci Bonaccorsi, di Angelo Pulvirenti al secondo mandato a Nicolosi, di Antonino Camarda a Castiglione di Sicilia.

A Maniace si registra il ritorno allo scranno comunale di Franco Parasiliti. A Raddusa viene eletto Emilio Cosentino, a Linguaglossa arriva l’elezione di Luca Stagnitta, a Fiumefreddo di Angelo Torrisi, a Mirabella Imbaccari di Giovanni Ferro. Vizzini sceglie invece Salvatore Ferraro.
Altro particolare da tenere in considerazione in questa tornata amministrativa è la scarsa affermazione in provincia di Fratelli D’Italia. In tutta la provincia gli uomini della Meloni hanno registrato un mezzo flop piazzando soltanto alcuni consiglieri nelle varie tornate elettorali comunali. Anche la sinistra si lecca le ferite di una campagna da dimenticare. Tutti i partiti dell’area avranno da faticare in vista delle prossime tornate, a partire dalle regionali e poi fin alle comunali di Catania per ricomporre un puzzle che appare molto, ma molto frammentato.

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