Elezioni Usa, la marcia delle donne contro Donald Trump - QdS

Elezioni Usa, la marcia delle donne contro Donald Trump

redazione web

Elezioni Usa, la marcia delle donne contro Donald Trump

lunedì 19 Ottobre 2020

In migliaia da Washington a New York, da Los Angeles a San Francisco. Hanno protestato anche contro la nomina della cattolica conservatrice Amy Barrett. E un'altra donna, Savannah Guthrie, inchioda con le sue domande in tv il presidente uscente

Cortei in tutta America per la Women’s March, la marcia delle donne.

Da New York a Washington, da Los Angeles a San Francisco, decine di migliaia di persone hanno manifestato per chiedere agli americani di votare contro il presidente Donald Trump e per protestare contro la nomina della cattolica conservatrice Amy Barrett alla Casa Bianca.

“La presidenza Trump è iniziata con una marcia delle donne e ora è destinata a finire con il voto delle donne”, ha affermato durante la manifestazione nella capitale una delle organizzatrici della Women’s March.

E un’altra donna, Savannah Guthrie, 48 anni, anchorwoman della Nbc, potrebbe addirittura aver cancellato le ultime chance di vittoria di Trump, a poco più di due settimane dal voto.

Infatti la scelta di dire no al dibattito virtuale e di sfidare Joe Biden a distanza allo stesso orario in diretta tv si è rivelata un boomerang per il presidente uscente, mai così in difficoltà davanti alle domande di Savannah, mentre in onda sulla Abc da Philadelphia Biden mostrava una calma serafica nel demolire la presidenza Trump.

Savannah non ha accettato risposte evasive da Trump sulla gestione della pandemia, sulla minaccia dell’estremismo di destra, sulle dichiarazioni fiscali mai pubblicate dal presidente uscente.

“Quando è risultato negativo l’ultima volta al test anti-Covid prima del primo dibattito con Biden?”, la prima domanda della serata.

“Non ricordo…forse il giorno prima..”, la risposta tentennate di Trump, che ha ammesso di non aver fatto i test tutti i giorni.

“Comunque io sono il presidente, devo vedere la gente, e non posso restare chiuso in un seminterrato”, ha tentato di attaccare, riferendosi al famoso basement dove Biden è rimasto rinchiuso nelle settimane più critiche della pandemia.

Ma il peggio doveva ancora venire. Così mentre Biden accusava Trump di non aver fatto e di non fare niente per contenere la diffusione dei contagi, il presidente sosteneva candidamente che “l’85% delle persone che indossano la mascherina si becca il coronavirus”, difendendo così i suoi bagni di folla nei comizi.

E un momento dopo, l’ennesimo rifiuto di condannare esplicitamente il suprematismo bianco e il movimento cospirazionista QAnon: “Non li conosco, non so niente di loro”, ha affermato, nonostante la Guthrie gli ricordasse come spesso abbia rilanciato su Twitter le loro teorie del complotto.

“Lei è il presidente, non uno zio pazzo qualunque”, la reazione della moderatrice che ha poi incalzato il presidente sulle dichiarazioni fiscali mai pubblicate: “I numeri usciti sono sbagliati, e comunque il fisco mi ha trattato molto male”, ha detto Trump, nonostante il New York Times abbia svelato che il presidente ha pagato 750 dollari l’anno sia nel 2016 che nel 2017.

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