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Emergenza rifiuti: Catania indietro di 30 anni, così scappano i turisti

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Emergenza rifiuti: Catania indietro di 30 anni, così scappano i turisti

Giuseppe Bonaccorsi  |
venerdì 03 Giugno 2022

Si corre ai ripari dopo tre giorni infernali in una città invasa dai rifiuti per le foto-cartolina dei turisti. La Fiadel attacca: “Non si è fatto nulla”.

“Contiamo già a partire dall’inizio della prossima settimana di far rientrare la situazione e superare l’emergenza”. Lo ha detto ieri l’assessore all’Ecologia del Comune di Catania, Andrea Barresi, alle prese con una emergenza dei rifiuti preoccupante al punto d’aver costretto il sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi, a convocare un tavolo tecnico permanente per monitorare la situazione.

Rifiuti dati alle fiamme

Dopo due giorni infernali, nel vero senso della parola, con montagne di rifiuti  in alcune aree della città date alle fiamme , la situazione sta pian piano migliorando. Le autorità, comunque,  raccomandano ai cittadini di non incendiare i cumuli perché il rogo di rifiuti sprigiona diossina nell’aria molto nociva per la salute pubblica. Gli incivili sono convinti che così si evitano guai ben maggior alla salute pubblica a causa del forte caldo di questi giorni e invece aumentano i rischi già evidenti.

“Abbiamo rimosso nelle ultime 24 ore quasi mille tonnellate di rifiuti che ci sono in città – ha aggiunto Barresi – Le squadre sono al lavoro senza sosta e contiamo già questa sera (Ieri ndr) di ridurre di gran lunga le montagne accumulate”.

Barresi, “Siamo indietro di 30 anni”

Assessore la Fiadel sostiene che già al mattino c’erano chilometri di autocompattatori fermi davanti alla discarica di Sicula trasporti…

C’è un problema che non riguarda soltanto la città di Catania. In questa discarica vi sversa tutta la provincia catanese, quella siracusana e quella messinese”.

Avete concordato con la Regione quali interventi immediati necessitano?

“Abbiamo fatto tutte le procedure con l’assessore regionale Daniela Baglieri. Siamo stati a Palermo per tre giorni di fila per vedere come risolvere il problema. Confermo quello che ho detto alla vigilia: puntiamo  a far rientrare l’emergenza entro lunedì o giù di lì”.

Il segretario della Fiadel sostiene che questa tempesta perfetta è stata causata anche dal concomitante avvio del porta a porta a Ognina e Picanello.

“Noi non conoscevamo quello che Sicula trasporti avrebbe deciso. Purtroppo l’avvio sperimentale del “porta a porta” nei quartieri del Lotto Centro è caduto quasi nello stesso giorno in cui Sicula Trasporti ha comunicato  alle autorità che avrebbe ridotto le tonnellate di conferimento nella discarica”.

Ma i cittadini stanno o no rispondendo positivamente alla racconta differenziata?

“Devo dire di sì, soprattutto su Picanello dove la quantità di cartone raccolta è molto aumentata. Certo c’è ancora tanto da lavorare”.

Questa emergenza improvvisa non fa altro che imbrattare l’immagine di una città che punta anche sul turismo…

“Purtroppo è così. Abbiamo, rispetto a molte altre zone del nord, un ritardo di 30 anni”.

Ma tutta l’emergenza non avrebbe dovuto essere gestita anche dalla Srr?

“Non so neanche io cosa dire. In effetti dovrebbe essere la Srr a dire a noi dove dobbiamo andare a depositare i rifiuti. Ma ancora oggi la Srr non ha disposto alcuna procedura”.

La Fiadel, “Ci vuole la Procura”

Il segretario della sezione etnea della Fiadel, Carmelo Condorelli, nell’analizzare il drammatico quadro della raccolta rifiuti in città non usa parole distensive per denunciare quello che sta accadendo: “Sono mesi che noi andiamo dicendo che questa emergenza era dietro l’angolo, ma nessuno finora ha fatto niente. A questo punto pensiamo che solo la Procura può liberare Catania dalla spazzatura”.

Condorelli  aggiunge: “Cumuli di rifiuti ad ogni angolo della città ci sono da 10, 20 giorni; siamo davanti al solito scaricabarile, tant’è che negli altri paesi etnei non hanno avuto gli stessi problemi di Catania. Altrove il porta a porta funziona e quindi c’è poco indifferenziato che finisce in discarica. Ma mi chiedo un’altra cosa: ci sono in giro anche montagne di plastica e cartone… Questi sono rifiuti che non dovrebbero finire in discarica. E allora come mai non vengono raccolti? La colpa è tutta dei cittadini che non fanno la differenziata o c’è dell’altro?”.

Ancora nessun incontro con Gema

Condorelli poi denuncia un altro problema che potrebbe manifestarsi alla vigilia dell’avvio del servizio della Gema, il consorzio che ha vinto il lotto centro dell’appalto settennale e che dovrebbe cominciare il servizio dal 21 giugno: “Al momento i sindacati non hanno ricevuto alcuna comunicazione. Nessun tavolo è stato convocato per fare il punto dell’avvio della raccolta con la nuova azienda. Nelle procedure passate l’azienda vincitrice già un mese prima l’avvio del nuovo servizio procedeva a convocare un incontro con i sindacati. Qui, invece siamo, ancora all’anno zero”.

Giuseppe Bonaccorsi

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