Emergenza rifiuti, a Villa Pacini un talk per fare il punto su criticità e possibili soluzioni - QdS

Emergenza rifiuti, a Villa Pacini un talk per fare il punto su criticità e possibili soluzioni

Chiara Borzi

Emergenza rifiuti, a Villa Pacini un talk per fare il punto su criticità e possibili soluzioni

sabato 20 Luglio 2024

Il tema dei rifiuti al centro del dibattito organizzato da Scie market e Fermento urbano: diffusi gli ultimi dati sulla raccolta differenziata a Catania

CATANIA – Dibattito franco e partecipato sui rifiuti a Catania. Lo hanno organizzato Scie Market e Fermento Urbano ottenendo anche un confronto con la platea durante Circular Talk – Rifiuti, un’emergenza normalizzata. L’emergenza rifiuti sotto il Vulcano, come nel resto della Sicilia, sembra appunto “normalizzata”, accettata passivamente e caratterizzata da un timing sempre uguale: scoppia puntualmente in estate. Eppure, la normalità dovrebbe essere la non accettazione di una gestione emergenziale, soprattutto di fronte alle tante alternative che le amministrazioni hanno a disposizione, dai sistemi di economia circolare all’utilizzo dei termovalorizzatori.

Rifiuti, Catania è divisa tra aree virtuose e meno virtuose

All’incontro moderato dal redattore del Quotidiano di Sicilia Antonio Leo hanno partecipato il presidente della Srr Area metropolitana di Catania Francesco Laudani, la referente della Rete Waste Italy Manuela Leone, il vicepresidente di Renoils Giovanni Pavone e il presidente dell’associazione Economia Circolare Elio D’Amico. In apertura, sono stati diffusi dati in anteprima sulla raccolta differenziata a Catania. La media comunale si attesta al 35%, ma Catania è divisa tra aree virtuose e meno virtuose. A Nord della città la raccolta differenziata arriva al 50%, nell’area sud al 40%, nelle zone del centro raggiunge solo il 29%. Due anni fa la situazione era decisamente peggiore, oggi però la media di tutta la provincia etnea è penalizzata dal dato del capoluogo.

Pedara è riuscita a superare l’80% di raccolta differenziata

Francesco Laudani, presidente della Srr Area metropolitana di Catania, ha sottolineato come Pedara sia riuscita a superare l’80% di raccolta differenziata nel 2023, diventando il primo comune in assoluto in termini di performance. “Grazie a una raccolta porta a porta, un calendario che ritira l’umido ogni giorno e l’indifferenziata ogni 15 giorni, abbiamo ottenuto questi bei risultati. A incidere è stata anche la presenza del centro comunale di raccolta” ha spiegato Laudani, evidenziando l’importanza di infrastrutture adeguate e ben organizzate.

Manuela Leone di Waste Italy ha fatto notare come le resistenze alla raccolta differenziata non provengono solo dai cittadini, ma anche dall’organizzazione dei piani di raccolta. Leone ha citato il caso di Messina, una città di 236 mila abitanti, che è riuscita ad abbassare il costo della Tari grazie ad una migliore gestione dei rifiuti. Ha inoltre criticato il piano regionale di gestione dei rifiuti della Sicilia, che rimanda ai comuni la responsabilità di tracciare i punti di raccolta differenziata. “Catania produce ogni anno 737 kg di rifiuto per persona, un dato che va oltre la media italiana e quella europea” ha aggiunto la rappresentante di Waste Italy, suggerendo che in Regione c’è una tendenza a mantenere lo status quo in attesa dell’apertura dei termovalorizzatori, la cui realizzazione però richiederà diversi anni.

Giovanni Pavone ha affrontato il tema della raccolta degli oli esausti alimentari, sottolineando che, seppure il sistema di raccolta funzioni, è necessaria una maggiore sensibilizzazione dell’utenza finale. “Abbiamo messo in atto progetti di educazione ambientale per educare i bambini, ma serve farlo anche con i più grandi” ha dichiarato il vicepresidente di Renoils, evidenziando l’importanza di iniziative educative per migliorare il comportamento di tutti.

L’associazione Economia Circolare Adv, rappresentata da D’Amico, ha restituito il proprio punto di vista sulle difficoltà incontrate a Catania nella gestione dei rifiuti. D’Amico ha evidenziato, ad esempio, la necessità degli ispettori ambientali, progetto su cui l’Amministrazione sta lavorando (ndr), e ha sottolineato come l’educazione ambientale debba essere rafforzata. “Ogni estate da 20 anni c’è un’emergenza rifiuti” ha ricordato D’Amico, aggiungendo che il sistema di raccolta porta a porta, sebbene più costoso, crea più posti di lavoro e può aiutare a mantenere alta la percentuale di differenziata. Rientrando nel dibattito Francesco Laudani ha confermato la possibile introduzione di eco punti mobili di raccolta a Catania, dotati di un sistema di micro sorveglianza. Quest’ultimi potrebbero essere finanziati dai fondi del Pnrr ad hoc, offrendo una soluzione nuova alla città per migliorare la gestione dello smaltimento sostenibile dei rifiuti.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017