Enna, il sindaco Dipietro chiede aiuto per i ristoratori - QdS

Enna, il sindaco Dipietro chiede aiuto per i ristoratori

redazione

Enna, il sindaco Dipietro chiede aiuto per i ristoratori

martedì 02 Giugno 2020

Dal primo cittadino ennese, Maurizio Dipietro, un appello ai concittadini giovani e meno giovani. Chiesto ai consumatori di recarsi in bar e locali della città per sostenere l’economia

ENNA – Dopo mesi nerissimi, con i cittadini chiusi in casa e le attività economiche affossate dalle restrizioni per il contenimento del Coronavirus, finalmente la città inizia a intravedere piccoli barlumi di speranza. Ma l’allentamento delle restrizioni non deve far pensare che il pericolo sia definitivamente passato e per questo il sindaco Maurizio Dipietro ha voluto sottolineare come questa Fase 2 rappresenti anche una “Fase della responsabilità”.

“Abbiamo fatto un grande lavoro in questi mesi – ha commentato il primo cittadino – insieme al Corpo dei vigili urbani, alle Forze dell’ordine e allo straordinario popolo dei volontari che non smetterò mai di ringraziare. Insieme al Centro operativo comunale, continueremo a monitorare la situazione e non ci distraeremo un attimo, intensificando i controlli sulla movida notturna del weekend”.

“A tutti i ragazzi – ha aggiunto – voglio chiedere attenzione, rispetto della città e responsabilità. So che sarete all’altezza della difficile sfida cui vi ha costretto questa situazione. Uscite, incontrate gli amici, godete dell’aria fresca e pulita della nostra città, ma fatelo rispettando le misure di protezione: distanza sociale e mascherine. Il mio auspicio è che ai controlli che ci saranno non seguirà nessuna sanzione. Mi fido di voi”.

Poi, il sindaco ha voluto rivolgere un appello agli ennesi un po’ più avanti con gli anni, chiedendo di sostenere concretamente le attività di ristorazione, tra le più colpite dal lockdown. “Loro – ha detto Dipietro riferendosi proprio ai titolari di bar e ristoranti – hanno sofferto tantissimo in questi mesi di chiusura, come tutti i lavoratori autonomi del resto. Hanno sostenuto notevoli spese per riaprire e sono consapevoli che potranno lavorare molto meno per garantire le distanze tra tavoli e clienti. Sono luoghi sicuri, aiutiamoli se possiamo. Consumare una pizza, una cena fuori serve a tenere accese ‘le luci’ delle nostre vie cittadine”.

“Aiutiamo le nostre attività – ha concluso – perché in una fase tanto delicata, una comunità deve diventare ancora più comunità. Aiutiamo la nosta economia ed Enna ritornerà viva”.

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