La denuncia dei segretari della Flc regionale e della Cgil Sicilia, Adriano Rizza e Francesco Lucchesi sui fondi Pnrr destinati al contrasto della dispersione scolastica in Sicilia.
Solo un terzo delle scuole siciliane avrebbe ricevuto i contributi della prima tranche dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) stanziati dal Governo per contrastare la dispersione scolastica. E tra queste “non ci sono molti istituti che operano in contesti difficili, dove l’indice di dispersione scolastica è più alto della media nazionale” .
Questa è la denuncia dei segretari della Flc regionale e della Cgil Sicilia, Adriano Rizza e Francesco Lucchesi, che parlano di una vera e propria “beffa” ai danni della scuola.
Pnrr e scuole siciliane, errori nella distribuzione dei fondi?
Tra le “anomalie” nella distribuzione dei fondi del Pnrr, i sindacati segnalano anche che a ricevere gran parte del denaro sarebbero soprattutto le scuole secondarie. Quasi nulla, invece, andrebbe ai circoli didattici e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia).
Rizza e Lucchesi, quindi, contestano “il criterio adottato per la ripartizione dei fondi, quello della ‘dispersione implicita’”. Questo infatti, si baserebbe principalmente sui dati dell’Invalsi nelle prove di italiano e matematica.
Questi dati, però, non risultano sufficienti a definire una mappa delle reali esigenze delle scuole, né a prevenire e affrontare il fenomeno dilagante della dispersione scolastica.
Flc e Cgil chiedono la rimodulazione della distribuzione delle risorse. “In Sicilia – confermano Rizza e Lucchesi – chiederemo nelle prossime ore incontri a livello territoriale con le prefetture per denunciare quanto accaduto, affinché le nostre rivendicazioni vengano trasmesse al Governo nazionale”.
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