I fondi di Ripresa Sicilia, poco meno di 30 milioni già sbloccati

I fondi di Ripresa Sicilia, poco meno di 30 milioni già sbloccati

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I fondi di Ripresa Sicilia, poco meno di 30 milioni già sbloccati

Michele Giuliano  |
lunedì 12 Agosto 2024

In questi giorni completati gli esami delle domande presentate dalle imprese che puntano all’innovazione

Sono 18 le prime imprese siciliane a cui sono stati accordati i fondi di “Ripresa Sicilia”, la misura regionale pensata per le piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Sicilia, sia in forma singola che associata per un massimo di tre, per la realizzazione di un programma di spesa che vada da circa 400 mila euro a non oltre 5 milioni. Le agevolazioni concesse vanno da un massimo di 3,7 milioni di euro, alla Marina Villa Igiea società a responsabilità limitata, a un minimo di 363 mila, che andranno Dipietro Group srl. Era stata ammessa a finanziamento anche Euromecc srl, per un importo di oltre 3,7 milioni di euro, ma l’azienda ha presentato formale rinuncia. Tale cifra è concessa per circa il 50% a fondo perduto e la rimanenza con un finanziamento agevolato a tasso zero, della durata massima di 12 anni. In totale, sono stati distribuiti poco meno di 30 milioni di euro in questa prima tranche. L’elenco è stato pubblicato sia sul sito dell’assessorato regionale delle Attività produttive, sia sul sito dell’Irfis, l’istituto di credito che concede le agevolazioni e analizza le istanze.

Cosa prevede l’avviso

In totale l’avviso mette a disposizione 36 milioni di euro, di cui 20 milioni a valere su risorse del Poc 2014/2020 e 16 milioni a valere su risorse dell’Fsc 2021/2027. Le istanze sono state presentate nell’arco temporale compreso tra il 5 e il 27 aprile dell’anno scorso, e valutate con una procedura a sportello. Obiettivo del bando, secondo le intenzioni del governo regionale, è di contribuire alla crescita e allo sviluppo delle imprese siciliane, per recuperare il terreno perduto e superare la crisi determinata prima dalla pandemia e poi dai recenti aumenti dei costi energetici e delle materie prime dovuti alla guerra russo-ucraina. Fra le idee imprenditoriali ammesse, quelle integrate con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della stessa ricerca, ma anche interventi per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione. Resta in carico al beneficiario il cofinanziamento per un importo non inferiore al 25% di spesa ammissibile da immettere tramite apporto di mezzi propri e finanziamento bancario non agevolato. In dettaglio, potranno essere effettuati investimenti per opere murarie e ristrutturazione, nonché per l’acquisto di immobili esistenti, nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile; i fondi copriranno anche le spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili.

Si possono acquistare macchinari

Ancora, si potranno acquistare macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa, compresi i mezzi mobili funzionali al ciclo di produzione, che possono permettere di introdurre innovazioni di processo o di prodotto. Si potrà procedere anche alla formazione specialistica del personale, nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile, necessaria per l’introduzione di macchinari, attrezzature, impianti innovativi, software e soluzioni tecnologiche. Con i fondi ricevuti si potranno sostenere consulenze specialistiche, nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile e i costi per programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business, per creare un mercato e incrementare le vendite in Italia e all’estero. Le agevolazioni non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici nazionali, regionali o comunitari per le stesse spese ammissibili. Il bando prevede la collaborazione dell’assessorato con l’Irfis, una società partecipata al 100% dalla Regione Siciliana.

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