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Fondo non autosufficienza, alla Sicilia 47 milioni

PALERMO – Oltre 47 milioni di euro e 4,8 milioni di euro: a tanto ammontano le quote destinate alla Sicilia rispettivamente nell’ambito del Fondo per la non autosufficienza e del Fondo disabili privi di sostegno. A decretarlo è stata la Conferenza unificata per le regioni. Nel dettaglio, la Sicilia assorbe l’8,21% dei 573,2 milioni di euro investiti complessivamente nelle venti regioni italiane per il Fondo alla non autosufficienza. Solo alla Lombardia (91,2 milioni di euro), Lazio (52,3 milioni di euro) e Campania (48,5 milioni di euro) sono andate somme più consistenti.

Il decreto, firmato dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali, ministro della Salute e ministro dell’Economia e delle finanze, dispone che almeno il 50% delle risorse stanziate nell’ambito del Fondo per la non autosufficienza vengano impiegate per interventi a favore di persone con disabilità gravissima (inclusi quelli a sostegno delle persone con sclerosi laterale amiotrofica, con stato di demenza molto grave e con il morbo di Alzheimer).

Le regioni devono prevedere l’attivazione o il rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia, attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare, anche in termini di ore di assistenza personale e supporto familiare. Altresì, si devono anche prevedere trasferimenti monetari, utili all’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari. Gli interventi devono essere finalizzati anche all’adozione di forme complementari all’assistenza domiciliare, a partire dai ricoveri di sollievo nelle strutture sociosanitarie (nella misura in cui questi siano effettivamente complementari al percorso domiciliare).

Inoltre, una parte del fondo verrà utilizzata dalle regioni per lo sviluppo di “Progetti di vita indipendente”: nel dettaglio, si tratta di azioni che permettano alle persone con disabilità di scegliere il proprio luogo di residenza, dove e con chi vivere, e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione. A tal fine, è necessario che le persone abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali si sostegno (compresa l’assistenza personale necessaria per vivere nella società ed impedire di divenire vittime di segregazione).

Relativamente al fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, a livello nazionale sono stati stanziati 56,1 milioni di euro (di cui l’8,54% assorbiti dalla Sicilia). Anche in questo caso, importi maggiormente elevati sono andati alla Lombardia (9,5 milioni di euro), Lazio e Campania (entrambe le regioni con 5,7 milioni di euro). Questa tipologia di fondi è destinata a tutti quei contesti in cui la disabilità è aggravata dall’assenza della famiglia. Gli interventi individuano gli specifici sostegni di cui la persona con disabilità grave necessita, a partire dalle prestazioni sanitarie, sociali e socio-sanitarie. Le azioni devono assicurare la più ampia partecipazione possibile della persona, tenendo conto dei suoi desideri, aspettative e preferenze. A tal fine, viene designata una figura di riferimento che curi la realizzazione e il monitoraggio degli interventi.