Formazione, al via i corsi dell'Avviso 8 ma gli enti aspettano i pagamenti

Formazione Avviso 8, corsi avviati ma molti Enti aspettano ancora i pagamenti

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Formazione Avviso 8, corsi avviati ma molti Enti aspettano ancora i pagamenti

Michele Giuliano  |
martedì 09 Agosto 2022

Sul piede di guerra di enti di formazione finanziati dall’Avviso 4 e 8: “Nessun pagamento erogato”. L'assessore Aricò rassicura.

La formazione professionale siciliana sembra sempre vivere nell’occhio del ciclone, ferma in un limbo nel continuo tentativo di andare avanti in mezzo a continue difficoltà.

Dopo 7 anni dalla fine dello scorso anno sono stati finalmente avviati i corsi dell’avviso 8/2016, eppure ancora molti enti, a distanza di molti mesi, non hanno ricevuto alcun pagamento.

Nelle stesse condizioni gli enti coinvolti nell’attivazione dell’avviso 4/2021. Sono state le associazioni datoriali degli enti di formazione professionali a portare il problema alla ribalta, con una lettera congiunta alle istituzioni coinvolte, dal presidente (dimissionario) della Regione Siciliana Nello Musumeci al nuovo assessore al ramo, Alessandro Aricò, fino ai diversi dirigenti del dipartimento della Formazione professionale, che si occupano delle attività del bando nelle varie fasi, dalla progettazione all’attuazione alla rendicontazione.

“Le note vicissitudini legate all’approvazione del bilancio regionale, purtroppo, hanno coinvolto anche il settore dell’istruzione e della formazione professionale – si legge nella nota congiunta di Anfop, Asef, Cenfop, Forma Sicilia, Iform, Federterziario e Forma.re -. Attività già avviate sin dalla fine dello scorso anno ad oggi non hanno visto erogato nessun tipo di pagamento ricadente sull’Avviso 8/2016 e avviso 4/2021 (IeFP) ancora in corso di espletamento, e neanche i saldi delle attività pregresse”.

Il tanto decantato pagamento immediato del 40% del finanziamento totale, che doveva essere un modo per gli enti per avviare immediatamente i pagamenti, per molti non è ancora avvenuto. “Il personale degli enti non ha mai fatto mancare il proprio contributo lavorativo, nonostante i ritardi subiti nella erogazione degli stipendi, – hanno scritto ancora le associazioni degli enti – portando comunque avanti le attività corsuali”.

Insomma, sono sempre i dipendenti, alla fine, a pagare le spese dei ritardi burocratici e politici, in un momento in cui anche solo mettere benzina per andare ogni giorno in ufficio è un sacrificio economico non indifferente. “L’amministrazione regionale – spiegano gli enti di formazione professionale -, non procedendo con la dovuta urgenza al ‘Riallineamento’ e ‘Riaccertamento’ dei vari capitoli di spesa, ha causato gravi disagi economici e sociali. Chiediamo, pertanto, al presidente della Regione, all’assessore Aricò, e ai dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti, di accelerare le procedure, anche straordinarie, affinché si possano erogare, in tempi strettissimi, i mandati di pagamento agli enti gestori delle attività, dando una pronta informazione alle scriventi rappresentanze e agli organismi attuatori”.

Un altro dei tanti intoppi dell’avviso 8/2016, che ha vissuto per anni, prima di poter essere avviato, una continua battaglia a colpi di ricorsi e sentenze, variazioni della graduatoria e di nuovo ricorsi. Presentato come se potesse finalmente dare il via, dopo un nuovo stop a seguito della conclusione dell’avviso 2, alle attività formative, l’avviso 8 avrebbe dovuto essere una piccola boccata d’aria, con 136 milioni di euro da spendere; all’applicazione pratica, invece, le attività sono quasi terminate e dei soldi, in molti casi, non se ne è vista neanche l’ombra.

Una condizione insostenibile, per gli enti che devono fare quadrare i conti e per chi, fattivamente, ha portato avanti i corsi con dedizione e impegno, ben sapendo che il proprio lavoro non sarebbe stato retribuito in tempi ragionevoli.

Le rassicurazioni dell’assessore Aricò

“Gli enti – replica l’assessore regionale alla Formazione, Alessandro Aricò – sanno bene quali sono i tempi tecnici e burocratici, oramai consolidati negli ultimi decenni. Bisogna effettuare il riaccertamento che deve essere fatto da tutti e 30 i dipartimenti che compongono la macchina della Regione Siciliana per poter permettere la liquidazione delle somme dovute. Anche l’anno scorso è stato fatto tutto in agosto, da quel che mi risulta tutti i dipartimenti hanno già fatto questo lavoro e adesso si sta assemblando il tutto per poter completare questa fase di riaccertamento”.

Michele Giuliano

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