Formazione, l'Avviso 2 riparte con le risorse inutilizzate - QdS

Formazione, l’Avviso 2 riparte con le risorse inutilizzate

Michele Giuliano

Formazione, l’Avviso 2 riparte con le risorse inutilizzate

venerdì 30 Agosto 2019

La Regione riapre il bando per il reclutamento degli allievi per finanziare nuovi corsi. L’iniziativa in seguito alla rinuncia da parte di alcuni enti precedentemente finanziati

PALERMO – Sarà possibile riaprire i bandi per immettere nuovi allievi nei corsi che hanno avuto conferma del finanziamento a seguito dello scorrimento della graduatoria dell’Avviso 2.

Gli enti interessati dovranno avanzare, al dipartimento dell’istruzione e alla formazione professionale, apposita istanza di autorizzazione alla riapertura bandi allievi, con indicazione specifica dell’edizione corsuale, anche nei casi in cui l’istanza venga presentata tramite le associazioni datoriali di appartenenza.

A breve saranno comunicate le procedure da seguire nel dettaglio. Questa è la risposta alla richiesta degli enti, che hanno visto, dopo più di un anno di attesa, l’approvazione dei corsi, e allo stesso tempo i corsi svuotati dagli allievi che dopo 12 mesi non sono più disponibili o sono stati inseriti nelle attività già avviate. E corrono il rischio di non poter accedere ai finanziamenti tanto agognati.

Per risolvere il problema, le associazioni degli enti di formazione professionale hanno quindi richiesto una procedura straordinaria, che permetta di avviare le attività con un numero di allievi inferiore a 15 unità, per poi aprire immediatamente i bandi per il reclutamento di nuovi studenti.

La situazione, infatti, sarebbe stata in parte peggiorata proprio dalle scelte dell’amministrazione, che, nel momento in cui agli enti già in attività è stato permesso di riaprire i bandi successivamente alle rinunce di alcuni ragazzi, è stata data la priorità alle domande pervenute da pre-iscritti in altri percorsi, per cui molti allievi sono stati “rubati” agli enti ancora in attesa di decreto di finanziamento.

Una condizione che era prevedibile ma che non poteva essere evitata, visto che lo scorrimento della graduatoria non era dovuto né poteva essere programmato. Né era previsto che anche i corsi inseriti in graduatoria in posizione utile partissero così scaglionati.

Già ad ottobre dello scorso anno si era presentato un problema simile, e l’assessorato aveva pubblicato un comunicato che spiega quale procedura seguire. “Al fine di offrire un’ulteriore opportunità di frequenza ad uno dei percorsi formativi offerti dalla Regione Siciliana nel Catalogo regionale – si legge – si comunica che i bandi pubblicati sul portale https://catalogo.siciliafse1420.it/ nella sezione dedicata ‘Riapertura Bandi allievi’ sono rivolti, prioritariamente, agli allievi che si trovano, in atto, pre-iscritti per lo stesso profilo formativo, nel comune sede del corso, ma che non sono stati iscritti per carenza di disponibilità di posti”.

Una situazione paradossale, se si pensa che, alla chiusura del click day dell’11 giugno dello scorso anno, era stato comunicato che “per l’attivazione dei percorsi formativi, gli enti accreditati partecipanti al bando hanno richiesto risorse per un totale di 264.989.040,00 euro, a fronte di una disponibilità complessiva di 125.000.000,00 euro”. La piattaforma informatica dedicata ha registrato complessivamente 2.257 richieste per proposte formative, per un totale di 60.992 iscrizioni singole. In ordine, quindi, sono stati inseriti prima coloro i quali sono rimasti in elenco dallo stesso corso, poi i giovani iscritti alla stessa tipologia di corsi in altri enti, quindi coloro i quali, iscritti ad altri corsi, hanno voluto tentare una nuova strada. Una ripartenza zoppa, per il settore della formazione professionale, questo con l’avviso 2, che aveva alimentato le speranze di tanti ma che al momento sembra destinato a rimanere una cattedrale nel deserto.

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