Fumo passivo, danni per un minore su due “Conseguenze cardiache e neurocognitive” - QdS

Fumo passivo, danni per un minore su due “Conseguenze cardiache e neurocognitive”

redazione

Fumo passivo, danni per un minore su due “Conseguenze cardiache e neurocognitive”

martedì 04 Giugno 2019

L’allarme lanciato dalla Società per le malattie respiratorie in occasione del World No tobacco day. Per i bambini aumenta il rischio di sviluppare asma, allergie, bronchiti e meningiti

ROMA – “Sono in aumento le patologie respiratorie pediatriche da fumo passivo”. L’allarme viene dalla Simri, la Società italiana per le malattie respiratorie infantili in occasione del “World No tobacco day”, la giornata mondiale contro il fumo promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, celebrata lo scorso 31 maggio.

“Tanti, troppi genitori e adulti fumano in ambienti frequentati dai bambini o entrano in contatto con loro immediatamente dopo il fumo. Il 52% dei bambini subisce il fumo passivo. Il 49% dei neonati è figlio di almeno un genitore fumatore e il 12% ha entrambi i genitori fumatori. L’esposizione al fumo passivo nei bambini e negli adolescenti può causare seri problemi cardiovascolari e neurocognitivi”, afferma la Simri nel decalogo stilato per la giornata mondiale curato da Stefania La Grutta, responsabile Unità di ricerca di pneumologia e allergologia pediatrica dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim) del Cnr di Palermo.

“Nel mondo ogni anno oltre 60mila bambini muoiono per patologie legate al fumo passivo. I bambini esposti al fumo passivo corrono un rischio superiore ai loro coetanei di sviluppare asma e allergie, bronchiti, polmoniti, otiti e meningiti. Nei neonati esposti aumenta il pericolo di morte in culla – aggiunge il presidente della Simri Giorgio Piacentini, professore ordinario di Pediatria e direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Verona – oggi possiamo affermare con certezza che l’aumento dei nati pretermine, è molto più forte nelle donne fumatrici”.

“Fumare in gravidanza, inoltre -prosegue -, aumenta il rischio di basso peso alla nascita e di comparsa di disturbi respiratori nei primi anni vita del bambino”.

“Non bisogna stare attenti solo al fumo passivo ma anche a quello cosiddetto di ‘terza mano’, pericoloso quanto quello diretto, cioè quello di cui si impregnano gli abiti del fumatore e i locali e i tessuti dove si fuma. Fumare favorisce l’insorgenza di patologie cardiache, dei vasi sanguigni e dei polmoni: tutte malattie che oltre ad accorciare la durata della vita, talvolta sono causa di grave invalidità”.

“Le persone esposte abitualmente al fumo passivo hanno un rischio di cancro e malattie cardiache e respiratorie superiore alla media. Rischio che nei bambini aumenta in maniera considerevole”, conclude Piacentini che ricorda l’impegno della Simri con la campagna “Diamo un calcio al fumo” che quest’anno, in occasione nel congresso nazionale che si terrà a Bari in autunno, culminerà in una serie di iniziative rivolte ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie.

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