GdF di Enna, non soltanto contrasto dell’evasione - QdS

GdF di Enna, non soltanto contrasto dell’evasione

Antonino Lo Re

GdF di Enna, non soltanto contrasto dell’evasione

martedì 01 Settembre 2020

L’impegno delle Fiamme gialle non si limita alle operazioni di Polizia economico finanziaria. Un presidio costante del territorio per assicurare sostegno costante ai cittadini

ENNA – Tra le attività che hanno contraddistinguono l’operato della Guardia di Finanza non c’è soltanto il contrasto ai reati di evasione fiscali, ma anche una lotta serrata alla criminalità organizzata.

Come emerso dal bilancio annuale delineato dalle Fiamme gialle ennesi, nel 2019 sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 15 soggetti. In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 113 indagini di Polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’autorità giudiziaria di 31 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio.

Ma non solo. Per contrastare il traffico illecito di sostanze stupefacenti, la Guardia di Finanza ha svolto un grande lavoro con particolare riferimento agli ambienti scolastici, luoghi di aggregazione giovanile e ai mercati all’aperto. Il lavoro dei militari del Comando provinciale di Enna ha portato al sequestro di circa tre chilogrammi di droghe leggere e alla conseguente verbalizzazione di 28 soggetti responsabili, nonché alla individuazione e distruzione di una piantagione di marijuana.

Nell’area demaniale in territorio di Centuripe, dopo attente ricerche e perlustrazioni eseguite con la collaborazione della sezione aerea della Guardia di Finanza di Palermo, è stata trovata una piantagione di cannabis del tipo “skunk”. L’intervento è stato effettuato prima della fase della raccolta, atteso che tutte le piante si presentavano in piena maturazione, consentendo così di sottrarre ai mercati di spaccio un consistente illecito profitto di circa 350 mila euro.

Tra le operazioni più significative portate a termine dal nucleo di Polizia economico finanziaria vi è quella riguardante un imprenditore agricolo di Troina condannato per associazione mafiosa. Le indagini hanno condotto all’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale di beni mobili ed immobili per un valore di circa 200 mila euro riconducibili al soggetto.

Sequestro di appartamenti, locali commerciali, fabbricati rurali, fondi agricoli e liquidità bancarie per oltre 600 mila euro è stato effettuato nei confronti di un imprenditore originario di Regalbuto. Sottoposto a misura di prevenzione definitiva, l’individuo aveva omesso di comunicare alla Guardia di Finanza le variazioni intervenute nel proprio patrimonio.

Durante il periodo di emergenza da Covid-19, invece, sono stati già svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di otto soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 1 milione di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. I provvedimenti di sequestro operati in applicazione della normativa antimafia hanno invece raggiunto la quota 471 mila euro circa.

Twitter: @AntoninoLoRe

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