Un georadar entrerà in azione per individuare altri elementi utili alle indagini sul boss di Castelvetrano, latitante fino all'arresto dello scorso lunedì.
Si attende nel pomeriggio di oggi, venerdì 20 gennaio 2023, un georadar della Polizia che sarà utilizzato nel covo del boss Matteo Messina Denaro.
Si tratta del terzo covo, trovato ieri sera dalla polizia nel corso delle indagini seguite all’arresto del superlatitante avvenuto lo scorso lunedì dopo un blitz alla clinica “La Maddalena” di Palermo.
Georadar nel terzo covo di Messina Denaro
Il personale della Polizia scientifica entrerà in azione con il georadar nell’appartamento di Campobello di Mazara (Trapani) che fu abitato da Messina Denaro fino al giugno del 2022, come scoperto dagli investigatori. Al momento, si ricorda, sembra che quel covo sia stato ripulito e che fosse disabitato e in vendita da un po’ di tempo.
Lo scorso anno a giugno, secondo gli investigatori, il capomafia ha lasciato l’abitazione per andare nell’appartamento di vicolo San Vito.
Il punto sulle indagini
Sempre il 20 gennaio, i carabinieri del Ris hanno effettuato un sopralluogo nella casa della madre di Andrea Bonafede, il prestanome del boss Messina Denaro. Sembra, però, che all’interno dell’immobile non vi fossero elementi utili agli investigatori.
Non si può dire lo stesso, invece, per il primo covo, quello situato in vicolo San Vito a Campobello di Mazara. All’interno di quel primo nascondiglio, infatti, gli inquirenti hanno individuato diversi oggetti: tra questi vari documenti, cartelle cliniche, agende con pensieri e appunti del boss Messina Denaro e perfino il cosiddetto “libro mastro” del “Padrino” di Castelvetrano. In quest’ultimo, sarebbero segnati diversi numeri e codici ancora da identificare e potenzialmente utili a ricostruire la vita del boss prima e durante la latitanza.