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Gettonopoli a Siracusa, caso archiviato: nessun reato commesso dai consiglieri comunali

Oriana Gionfriddo

Gettonopoli a Siracusa, caso archiviato: nessun reato commesso dai consiglieri comunali

giovedì 05 Settembre 2019

Decreto di archiviazione firmato dal Gip Tiziana Carrubba che esclude il dolo intenzionale. La bomba era esplosa nel 2014 quando il caso venne sollevato dal Movimento 5 stelle

SIRACUSA – Archiviata la posizione dei consiglieri comunali coinvolti nello scandalo Gettonopoli, almeno dal punto di vista penale. La bomba era esplosa nel 2014, quando il caso fu sollevato dal Movimento 5 stelle per poi rimbalzare anche su tv e giornali nazionali, e finire anche nelle mani della Digos per le indagini.

Quasi tutto il consiglio comunale era coinvolto, tutti indiziati di aver fatto uso e abuso del gettone di presenza, ma in realtà qualsiasi cosa sia stata fatta, secondo la Procura, questa rientrerebbe nei limiti di legge.

Il reato contestato era abuso d’ufficio in concorso e continuato per la violazione della legge regionale del 2000 e del regolamento delle commissioni consiliari. Secondo l’accusa i consiglieri avrebbero percepito il gettone di presenza anche quando le sedute erano rinviate per mancanza di numero legale o non svolgevano alcuna attività o avrebbero partecipato a sedute utili solo per l’approvazione dei verbali precedenti, causando con questa condotta un danno erariale. L’inchiesta, nata dalla denuncia pubblica del M5S, che ha contato 1201 sedute di commissioni per una spesa complessiva nel solo 2014 di 650.000 euro.

Sgonfia il caso il decreto di archiviazione firmato dal Gip Tiziana Carrubba dove si esclude totalmente il dolo intenzionale. In pratica le indagini hanno accertato che tra settembre 2013 e febbraio 2015 i consiglieri indagati hanno percepito illegittimamente gettoni di presenza perché i consiglieri hanno diritto all’emolumento per l’effettiva partecipazione a Consigli e commissioni e non per quelle rinviate per mancato raggiungimento del numero legale né per quelle in cui non venga svolta attività. Ma, così come accaduto anche nelle consiliature precedenti, il procedimento amministrativo è stato governato autonomamente dai dirigenti comunali e dai funzionari, addetti alla rilevazione di assenze e presenze, che trasmettono ed elaborano dati senza alcuna ingerenza dei consiglieri, che ricevono automaticamente la somma complessiva dei gettoni di presenza. Non è stato invece acquisito alcun elemento di prova su eventuali accordi collusivi tra funzionari e consiglieri.

Non è però tutto rose e fiori perché in quella relazioni si parla anche di sedute “del tutto inutili” convocate e tenute, “sproporzionate rispetto alle attività da espletare”.

Ad accertare eventuali responsabilità economiche sarà la Corte dei Conti a cui passa la palla. è bene ricordare che, se fosse accertata una responsabilità economica, questa ricadrebbe, almeno dal punto di vista morale, anche sui passati consigli comunali.

Di recente un altro caso di Gettonopoli è stato sollevato, sempre dal Movimento 5 stelle, ma questa volta ad Avola.

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