Ospedali sempre in forte pressione per la nuova ondata di Covid che da due settimane sta imperversando su tutta la penisola. Anche ieri nei reparti Covid della città di Catania ci sono stati problemi per la ricerca di un posto letto per le persone più gravi.
Al pronto soccorso del Policlinico ci sono attualmente 17 malati positivi che attendono di essere ricoverati e il personale sta facendo i tripli salti mortali per evitare il contatto con i pazienti ordinari. Attualmente secondo dati che arrivano dagli ospedali, il 30% dei pazienti Covid è affetto da polmonite. Destano preoccupazione i malati compresi nella fascia 70-90 anni, che sono affetti da più patologie. Infine continua a presentarsi in ospedale un 20% di pazienti non vaccinati che presenta tutti i sintomi della malattia.
Ancora un 20% di pazienti senza vaccinazione
Attualmente a destare maggiore preoccupazione è il numero di positivi asintomatici che arrivano in ospedale per altre patologie anche gravi, come infarti, ictus, traumi e scompensi, che poi solo per essere positivi finiscono in Malattie infettive.

Della situazione attuale ne abbiamo parlato col direttore del Dipartimento Malattie infettive del Cannizzaro, Carmelo Iacobello. “La situazione negli ospedali è al limite del collasso, ma non per la patogenicità del virus, ma per la sua alta diffusibilità che accresce il numero dei malati che si recano negli ospedali. Per il resto dobbiamo attende per capire cosa accadrà in autunno. La Regione si sta, comunque, muovendo con una certa celerità per la creazione delle cosiddette “zone grigie” all’interno di ogni reparto ordinario. Io già domani avrò una riunione operativa per l’organizzazione di queste aree “.
Centaurus, cosa si sa di questa variante
C’è un certo allarme per la nuova variante Centaurus, dobbiamo preoccuparci?
“Al momento non abbiamo ancora chiara la patogenicità della nuova variante che, però secondo le prime notizie non dovrebbe essere differente da Omicron 5. I dati sono ancora molto frammentari. L’unica certezza al momento riguarderebbe forse l’alta infettività del nuovo ceppo”.
In Sicilia Centaurus è già arrivato?
“Non mi risulta. Ci vorrà del tempo”.
La durata dell’immunità per i guariti da Omicron
Non è ancora chiara la durata dell’immunità per chi ha contratto Omicron 5. Un guarito come si deve comportare? Può stare tranquillo per diverso tempo o deve guardarsi dalle nuove varianti?
“Noi in realtà non sappiamo di preciso quanto dura l’immunità nei guariti. Sappiamo che l’immunità vale sino a quando non subentra la nuova variante. Ragionevolmente se il ceppo resta quello che ti ha colpito l’immunità potrebbe durare un anno, ma se nel frattempo subentra una nuova variante l’immunità può variare tra 4 e 6 mesi. Dopo quel lasso di tempo ci si può reinfettare. In merito a Centaurus sino a questo momento chi ha contratto Omicron dovrebbe avere una buona copertura”.
Quarta dose raccomandata per i fragili
Secondo lei la quarta dose mette al sicuro la fascia di età chiamata a farla?
“La mia sensazione è che la quarta dose può avere un senso solo nei soggetti molto anziani (non nei sessantenni) e nei fragili. Per il resto della popolazione sarebbe più consono attendere un nuovo vaccino tarato sulle nuove varianti sempre che si riesca a farlo in tempo”.
Il Virus resterà con noi
Ormai sembra chiaro che non ci libereremo più di questo virus…
“A questo punto credo di no. Il Covid diventerà endemico e si farà vivo con fiammate improvvise sino a quando muterà in senso benevolo il rapporto tra virus e ospite. Ma chissà quanti anni ci vorranno”.
Giuseppe Bonaccorsi

