Servirà a migliorare comfort passeggeri in attesa di prendere gli aliscafi per le Egadi
Il nuovo progetto “Trapani Fast Ferry Terminal” sarà pronto prima dell’estate
TRAPANI – Sarà pronto prima dell’estate, già nel mese di maggio, il nuovo Trapani Fast Ferry Terminal per i passeggeri che attendono di prendere gli aliscafi per le Egadi.
L’intervento prevede la collocazione del manufatto lungo la Banchina Dogana e la sostituzione di una porzione della pavimentazione preesistente per ulteriori 443,00 mq rispetto alla superficie occupata dal terminal che è di 685,78 mq. Gli interventi sono in corso di ultimazione. Sono già individuabili sui luoghi gli elementi strutturali fondanti e in elevazione.
Il principio generatore del progetto è stato quello di mantenere la massima trasparenza e continuità fisica e percettiva, a oggi esistente, tra il lungomare e il suo fronte cittadino. Il progetto, ormai di imminente ultimazione, si configura come un trilite che ospita al suo interno diverse funzioni, tra cui: una biglietteria al coperto con otto postazioni; una zona di sosta esterna al coperto con ampie sedute in legno; un bar con area all’aperto e una sala d’attesa climatizzata per circa 70 persone, con annessi servizi igienici.
L’obiettivo perseguito è quello di dare il massimo comfort agli utenti in transito verso le isole senza impattare sulla qualità paesaggistica dei luoghi. “La nostra attenzione – dichiara Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale – è molto alta come testimoniano l’intenso lavoro già iniziato e gli investimenti già deliberati per la necessaria manutenzione, l’adeguamento dei fondali, la riqualificazione della stazione marittima e il nuovo Fast Ferry Terminal. Il dragaggio del porto con il ripristino dei fondali – continua il presidente Monti – è entrato finalmente a pieno titolo nel PON Infrastrutture e Reti 2014/20 e sarà finanziato. Nel frattempo noi lavoriamo per rendere il progetto maturo e finanziabile, attraverso le caratterizzazioni già avviate. Tanta attività pone le basi perché il porto più occidentale della Sicilia diventi – conclude Pasqualino Monti – uno scalo crocieristico complementare a Palermo, con l’ulteriore possibilità di specializzarsi in porto contenitori, disponendo di una vasta area alle spalle da destinare a tale funzione”.
Pietro Vultaggio